Roma, stangata per Destro

09/04/2014 09:02

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Eccoli serviti i 4 turni a , come da menù della giustizia sportiva: maxi- annunciata, da tv e moviolisti che hanno vivisezionato la manata del centravanti giallorosso al difensore Astori nel primo tempo di Cagliari-Roma di domenica scorsa, e quindi arrivata.Gianpaolo Tosel, magistrato di Udine, ritenendo ammissibile la prova televisiva, ha deciso di punire l’attaccante per il colpo all’avversario con (la quarta è quella per il giallo preso poi per la simulazione in area: era diffidato). Il club di Pallotta ha subito reagito: ricorso d’urgenza.Venerdì sarà nuovamente in via Campania davanti alla Corte di Giustizia Federale: vuole la cancellazione totale della sentenza. Puntando su due aspetti, in attesa degli atti che saranno a disposizione dei legali giallorossi solo in giornata: 1) l’arbitro Massa, nel dopopartita, ha spiegato al e all’ di aver visto bene lo svolgimento dell’azione, punendo il fallo di , e invece lunedì ha cambiato versione per iscritto (due volte); 2) lo stesso direttore di gara, assegnando la punizione a favore di Astori, ha di fatto reso inammissibile, sanzionando il fallo di , la prova tv, poi richiesta dalla Procura Federale che ha costretto il giudice sportivo a utilizzare una sorta di moviola postdatata.

MOTIVAZIONI MIRATE A preoccupare la Roma è la precisione del dispositivo di Tosel, a differenza di quanto fatto per il caso Frey-Balotelli smontato proprio dalla Corte della Figc, nel raccontare quanto accaduto al minuto 33 e «acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Sky), di piena garanzia tecnica e documentale». Lente d’ingradimento sul gesto di che «...con unampioedenergicomovimentodel braccio sinistro portato all’altezza della spalla, locolpivaconunamanata al capo. Immediatamente dopo, cadeva bocconi al suolo con atteggiamento sofferente; il calciatore rosso-blu gli afferrava la maglia e con palese gestualità lo rimproverava; l’arbitro interveniva ammonendo l’Astori, senza adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del ; il gioco riprendeva con l’esecuzione di un calcio di punizione a favore della squadra cagliaritana ».

RETROMARCIA INASPETTATA Lunedì  amezzogiorno il primo dietrofront d iMassa, con l’email inviata al giudice sportivo: «Né io né i miei collaboratori abbiamo visto l’episodio relativo alla manata di ». E nel pomeriggio, il colpo di grazia dell’arbitro di Imperia: «a integrazione d iquanto comunicato con mia precedente mail, specifico che: ho accordato un calcio di punizione diretto a favore del Cagliari per una trattenuta (normale fallo di gioco) commessa dal calciatore ai danni di Astori. La successiva manata di non è stata vista né damené dai miei collaboratori». Cosi Tosel ha potuto catalogare il gesto:«condotta violenta non vista dall’arbitro» e connotata anche «dall’intenzionalità» e «dalla potenzialità lesiva» per la sanzione, con pena minima, di 3 turni.

CASO NAZIONALE La punizione del giudice sportivo non va a incidere sulla convocazione in Nazionale. Prandelli non chiamerà per lo stage di lunedì e martedì a Coverciano peri test fisici a prescindere da quanto deciderà venerdì la Corte Federale (il centravanti li farà a squalificas contata). Ilct non ha parlato con Mattia e nemmeno affronterà il discorso più avanti. Il codice etico si applica proprio con chi commette gesti violenti o chi simula. In questo caso l’attaccante giallorosso ha fatto l’enplein, ma non per questo perderà il mondiale. Se non giocherà le prossime 4 gare, arriverebbe alla lista premondiale dei 30 (sarà presentata il 13maggio,quella definitiva,coni23 per il Brasile, il 2 giugno), avendo giocato solo una partita, quella di venerdì 9 contro la all’Olimpico.Ma a Prandelli questo non interessa. L’Italia povera di attaccanti non si può permettere di rinunciare a Mattia.