07/04/2014 10:11
IL MESSAGGERO (U. AIME) - Lo scandaloso cantiere Sant’Elia, è uno stadio trappola, ogni due settimane rischia di essere la polveriera della Serie A. E’ accaduto anche ieri prima di Cagliari- Roma, quando alcuni tifosi giallorossi, appena arrivati in pullman e sotto scorta dall’aeroporto, si sono rifiutati di entrare in Curva Sud attraverso il percorso obbligato deciso dalle forze dell’ordine. Il gruppo di supporter si è seduto sull’asfalto e costretto i poliziotti a circondarli per evitare che entrassero in contatto con i tifosi del Cagliari. Alla fine un ispettore è riuscito a far entrare i giallorossi nell’anti-stadio, ma all’improvviso - stando alla ricostruzione della Questura - cinque tifosi hanno cercato di buttare giù a spallate una cancellata perché sostenevano di essere stati fatti «prigionieri dalla polizia ». Il tentativo di sfondamento è stato arginato con una controcarica da un cordone di agenti.
UN CONTUSO Nel tafferuglio, proprio un poliziotto è rimasto contuso al polso destro, mentre uno steward del Cagliari è finito rovinosamente contro un’altra cancellata. Sono stati minuti di tensione fino a quando il gruppo di tifosi della Roma ha preso posto nello spicchio della Curva destinato agli ospiti. I cinque capi dell’improvvisa e improvvisata rivolta sono stati comunque identificati e oggi la questura di Cagliari emetterà altrettanti provvedimenti Daspo, che vieteranno ai cinque di assistere in casa e fuori casa alle prossime partite della Roma fino all’ultima giornata di campionato. Comunque gli incidenti di ieri al Sant’Elia hanno rilanciato con forza le polemiche sullo stadio della vergogna. Il questore di Cagliari, Filippo Dispenza, in sala stampa è stato molto duro: «Chi non permette di mettere a norma l’impianto rischia di trasformarsi in un complice dei disordini».