Tifosi in fuga e una valanga di debiti

15/04/2014 09:30

IL TEMPO (S. PIERETTI) - Non arrivano buone notizie dal Report Calcio 2014 presentato alla Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò e del presidente federale Giancarlo Abete, sono stati illustrati i numeri del nostro calcio. Cresce il debito della Serie A che arriva quasi a tre miliardi di euro, nonostante la «spending review» portata avanti da gran parte dei club, i debiti finanziari pesano per il 32%.

Crollano anche le presenze medie di spettatori all’interno degli stadi italiani, sempre meno accoglienti, e quindi sempre più vuoti. Nell’ultima stagione presa in esame, quasi un milione di spettatori in meno: il numero totale dei presenti è passato dai 13,2 milioni della stagione 2011-12 ai 12,3 milioni dell'annata 2012-13.

In termini di affluenza la Serie A cede il passo alla Bundesliga, alla Premier League e alla Liga spagnola. Il calo pesa sulla voce ricavi da stadio ( meno 4,1%) e sulla voce relativa ai ricavi commerciali che segnano un segno negativo del 3,9%. Ma le risorse delle società italiane sono ancora eccessivamente legate ai diritti televisivi. I ricavi che arrivano dallo stadio e dal merchandising rappresentano mediamente il 23% del valore economico.

«Il calcio con tutte le sue criticità resta il maggior movimento sportivo italiano - afferma Malagò - dispiace e fa rabbia che questi numeri non siano capitalizzati al meglio.Questo mondo ha una grande potenzialità: se migliora il calcio, migliora lo sport nel Paese, migliora il Coni e e il sistema italiano».