02/04/2014 10:14
CORSERA (G. PIACENTINI) - Roma-Parma, atto secondo. Esattamente due mesi dopo la sospensione della partita a causa del maltempo, l’arbitro De Marco farà riprendere dal minuto 8 del primo tempo. I giallorossi ne avranno quindi a disposizione 82 per mettere le mani sulla corsa al secondo posto e per mantenere vive le speranze di riaprire la volata scudetto.
Cosa cambia rispetto al 2 febbraio? La condizione psicofisica delle due squadre: non tanto quella della Roma, quanto quella degli emiliani. I giallorossi, allora, venivano da cinque vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia, mentre adesso sono fermi a quattro. Il Parma, invece, a febbraio era reduce da dieci risultati utili (e da quattro vittorie di fila) e ha poi allungato la serie fino a 17, prima di incappare in due sconfitte nell’ultima settimana (Juve e Lazio).
Rispetto alla gara contro il Sassuolo rientrerà Maicon; rispetto al primo atto della gara contro il Parma cambieranno tre uomini: fuori Torosidis e Florenzi per scelta e l’infortunato Strootman, al loro posto ci saranno Romagnoli, ormai titolare della fascia sinistra, Taddei (Nainggolan deve finire di scontare la squalifica) e Mattia Destro. Il centravanti viaggia alla media di un gol a partita (uno ogni 93 minuti, per l’esattezza) e in questo momento può considerarsi inamovibile al pari di Gervinho e di Francesco Totti, che è partito dalla panchina a Reggio Emilia e per questo oggi pomeriggio sarà in campo. Il capitano ha segnato al Parma 19 volte in carriera (18 in campionato e 1 in Coppa Italia), realizzando gol «storici», come quello del 17 giugno 2001, che aprì la gara- scudetto, o la doppietta che nel 2004 gli permise di superare Roberto Pruzzo nella classifica dei marcatori giallorossi di tutti i tempi. Ha segnato anche all’andata ed è stato il primo dei 6 gol di questo campionato. La coppia con Destro funziona alla grande: in questa stagione sono partiti insieme titolari in quattro occasioni e la Roma ha ottenuto altrettante vittorie, con una media di 2,75 gol a partita. Difficile, insomma, rinunciare a loro: Ljajic, che ieri è stato provato tra i titolari, dovrà aspettare ancora.