05/05/2014 09:56
GASPORT (A. PUGLIESE) - Rudi Garcia a fine partita se ne va con la coscienza a posto, anche se con l’animo colmo di delusione per una prestazione che mai si sarebbe immaginato. Ma è un uomo intelligente, ha capito come funziona il giochino. E sapeva che dopo l’attacco frontale della scorsa settimana a Bologna e Livorno, questo k.o. gli si sarebbe rivoltato contro. Puntuale, il boomerang è arrivato da Genova. «La vittoria del Catania? Non mi stupisce, in fondo siamo in Italia», ha commentato Davide Ballardini, che col suo Bologna si giocherà un pezzo di salvezza domenica proprio contro i siciliani.
Botta e risposta «E lì servirà cuore, umiltà e concentrazione », continua Ballardini, proprio uno degli uomini nel mirino del francese, che la scorsa settimana aveva posto così l’accento sul collega: «Non voglio più sentire allenatori dire “Sono contento, abbiamo perso solo 10” », riferendosi alle sue frasi subito dopo la sconfitta in casa con la Juventus. Quasi come un veggente, però, Garcia a fine gara aveva già replicato. «Mi basta sottolineare che abbiamo giocato con i tre diffidati (Castan, Taddei e Romagnoli, ndr). Vuol dire che abbiamo messo in campo la migliore formazione possibile. Abbiamo sbagliato tutti, a cominciare da me».
Festa Juve «Non so se ho sbagliato a parlare di campionato finito, certo non mi aspettavo una partita così. Siamo rimasti negli spogliatoi, le motivazioni hanno fatto la differenza». E infatti la Roma si è sciolta subito. «Ma è una sconfitta che non può cancellare quanto di bello fatto finora, ora mi aspetto una risposta con la Juve». Già, perché all’Olimpico domenica ci sarà quella che poteva essere la sfida dell’anno. «Mi auguro che sia una bella festa, all’insegna del fair play. La Juve ha l’abitudine a vincere in Italia, noi vogliamo vincere per ringraziare i tifosi. Che non saranno teneri con un allenatore con cui Garcia ha polemizzato, Antonio Conte. «Ho già detto quello che penso, chi vuole capire ha capito». Del resto, siamo in Italia