11/05/2014 11:47
IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - Torna il grande calcio all’Olimpico, dopo la triste parentesi di Gennaro ’a carogna. In campo oggi scende il meglio di quest’anno e di tante altre stagioni memorabili. Roma-Juventus è stata sempre la sfida più ambiziosa per i colori giallorossi e stavolta i numeri dicono che in questa stagione è stata lunga e continua. C’è anche più tensione del solito, frutto di quella brutta serata di Coppa Italia, ma è più giusto sottolineare che ci sono tantissimi record in campo: quelli bianconeri, di punti e scudetti, e quelli giallorossi, di punti e vittorie. Un testa a testa dalla prima giornata, con qualche rallentamento giallorosso e qualche fughetta bianconera, pareggi che potevano essere vittorie e viceversa.
Una base di partenza più solida per la favoritissima squadra di Antonio Conte, un gioco moderno e sorprendente per Rudi Garcia. Un gioco ammirato da tutti, che ha agevolato la ricostruzione di un ambiente che si era disgregato nei due anni passati soprattutto dopo la cocente sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Lazio. Il francese Garcia, esordiente nel nostro calcio, ha fatto rendere al massimo la sua rosa e ha portato a Roma una mentalità nuova: si gioca sempre per vincere, ma si vince realizzando un equilibrio perfetto. E la società lo ha assecondato: basterebbe citare l’acquisto di Nainggolan all’indomani della sconfitta di Torino. Grazie a lui non siamo qui a piangere la sfortuna di un anno rovinato dal guaio di Strootman a Napoli. Non è andata così e oggi la squadra, vincendo, deve dimostrare che quel secondo posto sul campo vale il primo.