15/05/2014 10:45
CORSERA (G. PIACENTINI) - «L’anno prossimo dobbiamo vincere almeno un titolo, per questo lavoriamo ogni giorno per migliorare la rosa. Per crescere abbiamo bisogno del nostro stadio e James Pallotta (ripartito ieri per gli Stati Uniti, ndr) lo ha capito subito ». Pensa al futuro Rudi Garcia, intervenuto insieme a Morgan De Sanctis e Alessandro Florenzi al convegno «Agonismo e vita quotidiana» al Campus Bio Medico di Trigoria. Ricomposti i cocci di una squadra e di una piazza che aveva trovato sull’orlo di una crisi di nervi, dopo la finale di Coppa Italia persa contro la Lazio, il tecnico francese ha già in mente la prossima stagione, anche se l’impegno più prossimo è la gara contro il Genoa di domenica prossima. Una partita che per qualcuno che finora ha giocato meno potrebbe essere l’occasione giusta per mettersi in mostra. Garcia, infatti, risparmierà chi andrà al Mondiale: senza Pjanic, De Rossi, Maicon, Torosidis, Gervinho e Destro ci sarà spazio per chi ha giocato meno. Tra questi c’è Rodrigo Taddei, per cui potrebbe essere la gara di addio dopo nove stagioni di onorato servizio. Potrebbe fare il suo esordio da titolare Tin Jedvaj, una delle poche note stonate della stagione, mentre Dodò e Toloi sono in cerca di conferme, così come Ljajic.
Non ne ha bisogno Alessandro Florenzi, uno degli esclusi eccellenti di Prandelli. «Ho reagito - sono le sue parole - come un calciatore ambizioso. Punterò ai prossimi due mondiali». Chi sicuramente non ci sarà è Morgan De Sanctis, che lascerà il posto a Lukasz Skorupski e che ha voluto fare chiarezza sulle sue condizioni fisiche: «Mi è dispiaciuto molto che qualcuno abbia fortemente distorto la mia condizione fisica. Quello che ho al gomito non mi ha impedito di fare 36 partite, di allenarmi sempre e di avere un’attività regolare. Sto facendo delle valutazioni, deciderò nei prossimi giorni: potrei sottopormi ad un interventino da poco, non ci sono allarmismi». Morgan lascia la sua porta in mani sicure: «Skorupski ha un talento smisurato, sul quale la Roma crede fortemente. Non c’è bisogno di cercare un portiere giovane, perché la Roma ce lo ha già». E se Garcia ha liquidato la questione codice etico con una battuta («Una bella sfida per Prandelli»), De Sanctis affronta di petto l’argomento: «Il c.t. ha creato un polverone, che ha riguardato anche la Roma con alcuni nostri giocatori, come Destro e De Rossi. È necessario in una squadra, ma a patto che tutti ci credano e di non pubblicizzarlo». Su quanto accaduto nella finale di Coppa Italia ha le idee chiare: «Non è stato bello vedere Hamsik sotto la curva. Allora dico: istituzioni, se ci siete battete un colpo!».