03/05/2014 10:38
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Sembra incredibile, considerando che gioca in Serie A da tantissimo tempo, oltre 21 anni. Eppure ci sono due stadi, di quelli che attualmente ospitano squadre del massimo campionato, che non hanno mai visto Francesco Totti esultare per un gol. Il primo è quello di Reggio Emilia, dove oggi gioca il Sassuolo e ieri giocava la Reggiana, il secondo è invece quello dove, domani, la Roma cercherà la decima vittoria di fila. A Catania, dove nel 2008 i giallorossi hanno visto svanire uno scudetto nel secondo tempo dell’ultima partita, il capitano cerca di infrangere uno degli ultimi tabù della sua lunghissima carriera: segnare al Massimino.
Dal Meazza al Cibali Ci sono stadi, come San Siro, dove ha realizzato alcuni gol meravigliosi e che, a volte, lo hanno visto protagonista di applausi e complimenti dei tifosi avversari. A Milano, tra Inter (7) e Milan (5) ha segnato 12 volte, a Firenze e Torino 2, a Napoli 3. Catania gli manca, lui che con la Sicilia, invece, ha un rapporto fatto di reti ed emozioni: al Barbera di Palermo ha segnato 3 volte e si è anche improvvisato portiere in una partita di solidarietà con la nazionale magistrati, a Messina, nel 2005, è andato in gol in una giornata speciale, visto che mentre lui giocava la moglie entrava in ospedale per partorire il primogenito, Cristian.
Brutti ricordi Se quello è un ricordo meraviglioso, altri poco dolci sono legati a Catania. Lo scorso anno, nel riscaldamento, si fece male e lasciò il posto a Marquinho (che poi, uscendo dal campo, sputò in direzione della panchina di Zeman), con Spalletti, nel 2008, fu costretto a uscire dopo mezzora, con Ranieri non è mai riuscito a incidere. E non può essere un caso che, dove lui non è decisivo, la Roma non vince da quarant’anni.
Con i bambini In attesa di partire oggi per la Sicilia, ieri Totti a Trigoria ha ricevuto una visita speciale: insieme al cantautore Alex Britti, ha ricevuto, accompagnato dal fratello Riccardo, i ragazzi della Totti Soccer School protagonisti del progetto «Diamo un calcio alla disabilità». A ciascuno di loro è stata regalata una copia di «Roma 10, in giro per Roma col Capitano », il libro che vede Francesco a bordo del suo taximacchina del tempo alle prese con personaggi celebri del presente e del passato, tra dialoghi e battute. I ragazzi, che hanno incontrato anche altri calciatori tra cui Florenzi, hanno scherzato con lui e poi si sono messi in posa per le foto. Felici loro e felici Totti, che con la solidarietà non si tira mai indietro. Così come quando si tratta di aiutare la Roma a vincere domani, non fosse altro che per impedire alla Juve di festeggiare lo scudetto senza neanche scendere in campo contro l’Atalanta: «Per quanto fatto quest’anno — è il pensiero unanime a Trigoria — non lo meritiamo».