La Lega e Infront devono fare i conti con i rilievi dell'Antitrust

08/05/2014 12:06

GASPORT (M. IARIA) - La Lega di A e Infront, alla presenza del presidente del gruppo Philippe Blatter, hanno firmato ieri a Milano il contratto fino al 2018, con opzione per altri tre anni: l'obiettivo condiviso è superare 6 miliardi di ricavi nelle prossime 6 stagioni. Ma la messa in vendita dei diritti 2015-18 ha subito un rallentamento a causa dei rilievi dell'Antitrust. Dopo l'ok di un mese fa alle linee guida, l'Autorità garante della concorrenza ha chiesto ulteriori chiarimenti sui criteri. La Lega e Infront hanno risposto ieri sera assicurando che l'offerta per prodotto non sarà preponderante rispetto a quella per piattaforma (cioè massimo dieci squadre in esclusiva) e che gli operatori di Internet avranno parità di condizioni.

Il problema è che l'Antitrust vorrebbe poter visionare i pacchetti prima dell'asta: per la Lega e Infront non è immaginabile, si tratterebbe di una distorsione della procedura competitiva. È stata comunque fissata al 16 l'assemblea dei club per approvare i pacchetti: la speranza è che l'Antitrust dia l'assenso in tempo utile.

Fattore Fox Le novità del prossimo triennio sono le dirette delle partite su Internet (oltre che su satellite e digitale terrestre), con l'obiettivo di recuperare gli abbonati persi per strada in questi anni da Sky e Mediaset, e la maggiore dose di esclusiva nell'offerta, con almeno una big visibile su una sola piattaforma. Secondo Il Velino potrebbe esserci un terzo incomodo tra i due broadcaster, FoxSports, pronto a mettere sul piatto 310 milioni. Già con il calcio estero si è capito che i manager di Fox si muovono in maniera completamente autonoma rispetto a quelli di Sky, pur facendo capo entrambi a Murdoch. Fox Sports è sbarcata in Italia l'anno scorso appoggiandosi sia sul satellite sia sul digitale terrestre. Di sicuro, rispetto a qualche tempo fa, la battaglia domestica dei diritti di Serie A ha ripreso vigore. Le società e l'advisor si leccano i baffi.