01/05/2014 09:50
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Non ha cambiato idea. Nemmeno dopo tre gare di fila da titolare, dove peraltro è risultato sempre tra i migliori in campo. Anche dopo il successo contro il Milan, Adem Ljajic ha ribadito la stessa versione (magari solo leggermente più edulcorata) già espressa un paio di settimane prima: «Finito il campionato ci sediamo e vediamo che cosa ci sarà sul tavolo. Mi piacerebbe restare ma ripeto, dobbiamo prima parlare». Difficile essere più chiari del serbo che a differenza di Pjanic non è alle prese con rinnovi onerosi e non cerca nemmeno (leggi Gervinho e Benatia) adeguamenti contrattuali.
La sua, è solo un'esigenza tecnica: vuole giocare. Non che nella Roma non lo abbia fatto: in una stagione senza coppe europee, l'ex viola ha accumulato ben 30 presenze (26 in campionato e 4 in coppa Italia) e 18 volte è partito titolare. Eppure non è soddisfatto e si fa sempre più forte l'interessamento del Borussia Dortmund. Così si spiega anche l'avvistamento in tribuna di un paio di emissari tedeschi qualche settimana fa: un occhio a Destro (anche se la prima scelta rimane Immobile) ma soprattutto attenzione particolare al folletto di Novi Pazar. Tenendo conto dei rapporti ottimi che ha il suo agente in Germania, l'interesse di Klopp sorprende fino ad un certo punto. Sabatini, venuto a conoscenza, ha giocato di rimessa proponendo uno scambio con Aubameyang, vecchio pallino del d.s. La prima risposta del club tedesco è stata negativa: l'ex Saint Etienne è valutato 25 milioni, è reduce da una buona stagione (13 reti in Bundesliga), ha il contratto in scadenza nel 2018 e con la partenza diLewandowski, sa che il prossimo anno avrà più spazio. La Roma non ha fretta.
Dipendesse esclusivamente dalla società giallorossa, Ljajic resterebbe a Trigoria. Le qualità del calciatore, infatti, non sono in discussione. Lo stesso Garcia nel definirlo «diamante grezzo» e paragonandolo ad Hazard ha evidenziato le potenzialità del ragazzo che tuttavia non convince del tutto dal punto di vista caratteriale. Inutile negarlo: quando non gioca, tende ad immalinconirsi rasentando un comportamento svogliato sul quale più di una volta l'ex Lille è dovuto intervenire.
Ljajic è costato 11 milioni più 4 di bonus ma va considerato che la Fiorentina incasserebbe il 20 per cento sulla differenza tra il prezzo pagato dai giallorossi e quello di una futura cessione. Per non rimetterci, quindi, andrebbe ceduto per 17-18 milioni. O inserirlo in uno scambio: a quel punto ogni valutazione sarebbe lecita, garantendo anche un margine interessante sulla plusvalenza. Quella che intende fare anche il Fenerbahce con Uçan. Ieri si era sparsa la voce di emissari giallorossi a Instanbul per trattare il calciatore. L'agente ha smentito l'incontro, non l'interesse che oramai è datato di qualche mese. Come per il compagno di squadra Caner Erkin,terzino sinistro in scadenza a giugno.