26/05/2014 00:26
REPUBBLICA.IT (F. S. INTORCIA) - La settimana di preghierine mondiali nel monastero di Coverciano comincia dopo tre giorni di riposo che sono serviti a sistemare piccoli impegni di famiglia. Nella piccola pausa, si sono sposati Montolivo (giovedì, con Cristina) e Immobile (venerdì, con Jessica), e Verratti ha battezzato il pupo (Tommaso, nato a Parigi) al suo paese, Manoppello. Dimenticati i confetti, riparte lo sprint per un posto nei 23, i tagli da effettuare sono 7 (indicativamente: tre difensori, due centrocampisti, due punte), la lista andrà consegnata da Prandelli il 2 giugno e verrà ufficializzata forse in una conferenza stampa.
Prima, però, c'è una settimana di duro lavoro e, soprattutto, l'amichevole di sabato prossimo a Craven Cottage contro l'Eire. Nella casa del Fulham, l'Italia aveva sfidato la Nigeria a novembre, registrando il ritorno al gol di Pepito Rossi, che è ancora l'osservato speciale di questi giorni.
L'attaccante viola oggi ha pubblicato sulle sue pagine social il video dello sponsor Adidas (in cui Leo Messi dorme e sogna il Mondiale) e l'ha commentato così: "Questo è il motivo per cui mi sveglio ogni mattina". Balotelli, invece, è sereno nonostante l'episodio di razzismo che l'ha visto vittima mercoledì. Per i tabloid inglesi, al contrario, sarebbe stufo di tutto questo e pronto a tornare in Premier (Arsenal o Liverpool).
Sperano, rincorrono, insistono, anche gli altri azzurri in bilico. Come Andrea Ranocchia, in questo momento quinto centrale del lotto (dopo Barzagli, Chiellini, Bonucci e Paletta) e dunque in nomination per lasciare casa Italia, nonostante Moratti l'abbia sponsorizzato come capitano nerazzurro e possibile protagonista in Brasile. "Ringrazio Moratti per le belle parole, fare il capitano dell'Inter sarebbe un motivo d'orgoglio. Il Brasile? Farò il massimo per convincere Prandelli e farmi convocare", ha detto questo pomeriggio, arrivando alla stazione di Santa Maria Novella.
All'ingresso al centro tecnico, un nugolo di tifosi ha accolto con calore gli azzurri, anche per voltare pagina dopo l'episodio increscioso dell'insulto razzista a Balotelli, mercoledì. Un piede fuori ce l'ha anche Lorenzo Insigne, che però ha deciso la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina.
Nel lotto delle cinque punte, alle spalle di Balotelli, Cerci e Immobile, con Cassano ormai promosso, Destro quasi, e Rossi che non molla di certo, le chance del giocatore del Napoli devono lievitare prodigiosamente in pochi giorni per stravolgere le gerarchie. "Sono qui per dare tanto, spero di convincere il ct, incrociamo le dita. Bisogna lavorare molto anche senza palla per conquistarsi il posto. Prandelli sa che tipo di giocatore sono, penso solo a far bene. Io tagliato? Chiacchiere. Balotelli? Deve stare tranquillo, è un grande campione, è concentrato e lavora benissimo, il suo sarà un grande contributo". Sabato l'esame finale: a Craven Cottage, contro l'Irlanda, Prandelli potrà chiarirsi gli ultimi dubbi prima di eleggere i suoi 23.