08/05/2014 11:59
IL MESSAGGERO (R. TAGLIAPIETRA / P. VUOLO) - «La partita di domenica va giocata il pomeriggio, l'orario serale è troppo rischioso». Il prefetto di Roma. Giuseppe Pecoraro, non ha dubbi. Ieri durante la riunione del Comitato per ordine e la sicurezza ha dato il suo parere su Roma-Juve. Un atto di cortesia verso la Lega Calcio che dovrà formalmente decidere a che ora sarà disputata la partita. In caso di ostinazione nel volere giocare la sera, magari con il pressing di chi gode dei diritti televisivi, il prefetto potrebbe ordinare di anticipare comunque il match. La fascia oraria accreditata va dalle 13 alle 16. Consentendo così alla partita di finire in un orario diurno, con un deflusso controllato dei tifosi e soprattutto con il supporto dell'elicottero in grado di scovare eventuali agguati premeditati di entrambe le curve.
Anche il lavoro degli agenti della scientifica impegnati nelle riprese video con telecamere dai tetti e lungo i percorsi che costeggiano l'Olimpico, avrà un lavoro facilitato durante il giorno. Con il buio la maggior parte dei video diventano inutilizzabili per i riconoscimenti. Nessuno pare voglia prendersi la responsabilità di fare giocare una partita ad alto rischio. in un momento così teso «politicamente» per i fatti accaduti sabato scorso, in un orario che tecnicamente potrebbe amplificare il pericolo, fino a renderlo incontrollabile. Giocando la sera anche la spesa per gestire l'ordine pubblico subirebbe un incremento notevole, per ovvie ragioni.
I PERCORSI Una partita ad alta tensione, questa di domenica prossima, l'attenzione delle forze dell'ordine è alta, e verranno mobilitati centinaia di agenti per scongiurare qualsiasi possibilità di scontri, soprattutto fuori dallo stadio Olimpico. Tra i primi provvedimenti valutati durante la riunione del Comitato per garantire la sicurezza dei tifosi, è stato quello di aumentare le scorte ai supporter delle due squadre. Non si può rischiare lo scenario di sabato scorso con le navette che non erano sufficienti, e i parcheggi saranno distinti per evitare che le tifoserie possano venire a contatto. L'obiettivo è di blindare i punti raccolta che potrebbero essere a Saxa Rubra per i tifosi che arrivano dai caselli di Roma Nord, alla stazione Tiburtina per gli juventini residenti nella Capitale e in via Schiavo-netti per i supporter provenienti dai caselli di Roma Sud e sarà «piantonato» anche piazzale della Farnesina. Controlli e perquisizioni ai tornelli e riprese dall'alto con l'elicottero.
Si sa quasi per certo che i tifosi lanceranno a fine partita petardi e bottiglie contro poliziotti e carabinieri, un rituale che si ripete ogni anno a fine campionato. E se lo scudetto è già stato vinto dalla Juventus e quindi in teoria non dovrebbe scoppiare il finimondo se la Roma dovesse perdere la partita. ma i timori delle forze dell'ordine restano. C'è il rischio del tifoso «cane sciolto», quello che non appartiene a nessun gruppo organizzato e potrebbe creare disordini, e la possibili-ta che domenica prossima gli ultra napoletani possano infiltrarsi tra i supporter bianconeri, per vendicare l'agguato romanista di sabato scorso e i tre ragazzi feriti. I tifosi juventini ricordano sul web gli scontri dell'ultima partita contro la Roma e dei tifosi accoltellati.