14/05/2014 21:00
REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Aria di accordo tra la Roma e Garcia: anche ieri il tecnico e il suo agente, dopo la cena di lunedì, hanno continuato a parlare della questione rinnovo con i manager Baldissoni e Sabatini. E, secondo voci ricorrenti, la firma sarebbe ormai una formalità: il tecnico ha deciso di restare, e con la dirigenza romanista avrebbe già raggiunto un'intesa su durata (altre due stagioni) e compenso (circa 2,5 milioni a stagione). Insomma, Rudi mette radici a Roma. Intanto, però, la società deve difendersi da nuovi agguati alle proprie stelle: l'ultimo arriva da Manchester. Mentre Pjanic è volato in Bosnia per preparare i Mondiali.
Il tecnico ha anche parlato a margine del convegno 'Agonismo e vita quotidiana' presso il Campus Bio Medico di Trigoria."Il codice etico? Se prendiamo il titolo di questo convegno per Prandelli è una bella sfida", scherza sulla convocazione di Giorgio Chiellini in azzurro.
Sulla stagione giallorossa: "Non sono solo l'allenatore, sono una guida, sono il capo branco dei lupi e scendiamo in campo sempre per vincere. Nel nostro spogliatoio abbiamo uomini e sono tutti differenti. Bisogna conoscerli bene, a volte bisogna essere molto paterni e a volte piu' duri, dipende da chi abbiamo di fronte. Il giocatore si aspetta la trasparenza e l'onesta' dell'allenatore. In estate non abbiamo scelto solo grandi giocatori ma anche grandi uomini".
"Sono soddisfatto della stagione, ma l'anno prossimo dobbiamo vincere almeno un titolo. Per questo lavoriamo ogni giorno per migliorare la rosa. Quando sono diventato romanista? Dopo il derby". Ma non solo Garcia, perche' a Trigoria ha preso la parola anche il numero uno giallorosso Morgan De Sanctis interpellato sulla questione del "codice etico" imposto in nazionale da Prandelli. "Un codice etico pubblico puo' creare equivoci e diventa complicato poi gestire il gruppo. La Nazionale? Non sono pentito dell'addio, in Brasile ci saranno portieri forti".
IL CITY TENTA BENATIA, PRONTI 30 MLN - Dall'Inghilterra riparte la caccia ai gioielli della Roma. Blindato Pjanic, idea di mercato estiva del Psg, ora la sirena più forte suona da Manchester. Il CIty ha bussato a Trigoria, dove è arrivata un'offerta, più o meno ufficiale, di 30 milioni. Oggetto del desiderio dei neo campioni d'Inghilterra, il difensore marocchino Mehdi Benatia. Che il suo agente abbia chiesto al ds Sabatini di ridiscutere le cifre del contratto non è una novità, ma i due incontri andati in scena la settimana scorsa sono finiti in una fumata nera. E i 2,8 milioni che il City è disposto a offrire al giocatore sono una cifra decisamente alta per la Roma. Inevitabile, allora, che si apra la trattativa, anche se i giallorossi non hanno ancora deciso se accettare o meno la proposta. Da tempo, comunque, si cerca un centrale: sondato Samuel (ma va alla Fiorentina), offerto Rio Ferdinand (che chiede troppo), piace Vertonghen (ma è mancino come Castan).
PJANIC E' GIA' IN BOSNIA - Intanto, Pjanic è volato in Bosnia. La Roma lo aveva promesso al ct bosniaco Susic, e a contratto firmato, ha mantenuto la parola: il centrocampista è partito ieri pomeriggio per raggiungere il ritiro della nazionale bosniaca e iniziare il ritiro in vista dell'avventura Mondiale, prima volta nella competizione per il paese balcanico. Contro il Genoa nell'ultimo match dell'anno, quindi, "Mire" non ci sarà. Prima di partire ha salutato i compagni e gli amici, un abbraccio con Garcia - che gli ha fatto anche i complimenti per il rinnovo, chiuso nella notte tra sabato e domenica - e a tutti ha dato appuntamento alla prossima stagione. Nonostante la clausola da 30 milioni che accompagna il nuovo contratto, il Paris Saint Germain e Blanc, suoi grandi estimatori, dovranno farsene una ragione: lui, questo è sicuro, ripartirà (ancora) da Roma.