Roma, Taddei si congeda. Maicon: «Apriremo un ciclo»

16/05/2014 10:19

CORSERA (G. PIACENTINI) - Quella di domenica a Genova sarà la partita numero 296 con la maglia della Roma. L’ultima, a meno di clamorosi ripensamenti da parte della società che non gli ha proposto il rinnovo, dopo nove anni in giallorosso per Rodrigo Taddei. Il brasiliano ha scritto una fetta importante della storia recente della formazione romanista, nella sua bacheca figurano due coppe Italia e una Supercoppa, ma l’importanza che ha rivestito in questi anni tatticamente e come uomo spogliatoio va al di là dei trofei: «equilibratore» nel che è poi diventato un marchio di fabbrica di Spalletti, ha percorso migliaia di chilometri e giocato in tutti i ruoli: centrocampista esterno, attaccante, terzino. lo ha reinventato centrale davanti alla difesa e proprio in questo ruolo, contro il (ore 15, arbitra Irrati) dovrebbe salutare (virtualmente) i tifosi romanisti che lo guarderanno dalla tv. Per una storia che si chiude ce n’è un’altra che sta sbocciando proprio in questi giorni: quella con Lukas Skorupski. Il polacco ha fatto il suo esordio in campionato contro la , facendo vedere che non si era sbagliato la scorsa estate a puntare su di lui.

A Marassi, anche a causa dei problemi fisici di , sarà confermato titolare. «Sono contento per essere sceso in campo con la - ha detto a Roma Channel - ma il mio sogno è quello di giocare di più con la maglia della Roma. Solo in questo modo avrò la possibilità di conquistare la maglia della Nazionale: punto al Mondiale 2018». Chi invece dovrebbe rimanere in panchina è (al suo posto forse Jedvaj, per lui sarebbe l’esordio da titolare) che dopo una lunga rincorsa è stato inserito nella lista dei convocati del Brasile: meglio evitare qualsiasi rischio di infortuni. Il terzino nell’analizzare la stagione fa autocritica. «Una squadra che vuole conquistare il campionato - le sue parole a Sky - non può sbagliare. Noi abbiamo sbagliato, la no: penso che abbia meritato lo scudetto. Il mio futuro è alla Roma, spero di giocare nel nuovo stadio. Abbiamo una rosa di calciatori importanti, se ne arriveranno altri potremo aprire un ciclo. Sono contento di avere l’opportunità di andare in Brasile. Chi temo per la vittoria finale? La Germania ».