07/05/2014 13:21
IL TEMPO (E. MENGHI) - La paura che la violenza generi altra violenza è il sentimento dominante dopo gli scontri e le sparatorie che hanno preceduto la finale di Coppa Italia di sabato scorso. Nella Capitale è scattato l’allarme sicurezza per Roma-Juventus, in programma domenica sera, e non perché la partita abbia un peso specifico in un campionato già deciso, ma perché si teme la vendetta dei tifosi napoletani, che potrebbero infiltrarsi tra i supporter bianconeri attesi all’Olimpico.
Gli ultras del Napoli vogliono «onorare» Ciro Esposito, il ragazzo ricoverato in gravi condizioni al Policlinico Gemelli di Roma dopo la sparatoria di Tor di Quinto, e nel mirino ci sono i giallorossi, rei di condividere la stessa fede di Daniele De Santis, accusato del tentato omicidio di tre napoletani. Ciro compreso. Le prime valutazioni dei rischi saranno fatte subito: è stato convocato per oggi il Comitato provinciale per la sicurezza in prefettura. Seguiranno altri incontri in cui si cercherà di stilare il piano perfetto, che eviti incroci pericolosi tra le tifoserie. Difficile che cambi l’orario della partita (20.45), nonostante si usi anticipare le gare più «calde». La luce del sole non è bastata per evitare le violenze di quattro giorni fa. L’ipotesi non sembra essere stata nemmeno presa in considerazione e le televisioni confidano di mantenere il big match in notturna per far salire l’audience. Cinquantacinquemila persone saranno all’Olimpico e sarà la loro gestione a fare la differenza.
Saranno mobilitati centinaia di agenti e aumentate le scorte dei supporter delle due squadre. La zona dello stadio sarà completamente blindata e allo studio ci sono tre punti di raccolta possibili: Saxa Rubra, per chi proviene dai caselli di Roma Nord; Stazione Tiburtina, per gli juventini residenti nella capitale; Schiavonetti, per i tifosi che arriveranno dai caselli di Roma Sud. Sarà messa a punto anche la mobilità: i pullman dovranno seguire un itinerario prestabilito e sarà probabilmente messo in atto anche un sistema ad anelli concentrici di controllo e presidi mobili.
Tutto dovrà funzionare alla perfezione. Il sindaco Ignazio Marino ha fatto un appello: «Sono sicuro che il senso di responsabilità dei tifosi romanisti e juventini prevarrà sulla violenza che in alcune occasioni, come purtroppo alcuni giorni fa, abbiamo subìto. Una violenza che ha ferito non solo fisicamente delle persone, ma la nostra città. Lo sport è importantissimo, la gioia non può e non deve essere turbata da alcune teste vuote che rischiano di creare drammi e lutti». E per gli ultras giallorossi la paura potrebbe non finire domenica.
Dopo la Juventus, c’è il Genoa e la tifoseria rossoblu è gemellata con il Napoli. È possibile che la trasferta venga vietata, per eliminare il problema alla radice. Ma così i romanisti si perderebbero l’ultimo atto della stagione e il calcio perderebbe in partenza.