04/05/2014 11:15
CORSERA (G. PIACENTINI) - Sarà una Roma in piena emergenza quella che affronterà oggi pomeriggio il Catania nella gara che per i siciliani potrebbe essere quella dell’aritmetica retrocessione in serie B e per i giallorossi quella dell’addio definitivo allo scudetto. Garcia dovrà fronteggiare assenze pesanti in difesa e a centrocampo: infortunati Strootman e Balzaretti; squalificati Destro e Nainggolan; non è tra i convocati Rafael Toloi. Il brasiliano non ha recuperato dall’infortunio alla caviglia sinistra rimediato nella gara contro il Milan per un fallaccio di Robinho.
C’è invece Leandro Castan, ma la sua presenza in campo è molto in dubbio: ha abbandonato l’allenamento in anticipo per un problema muscolare. «Valuteremo le sue condizioni - le parole di Garcia -, ma non rischierò nulla. Abbiamo recuperato Benatia, anche se non ha una partita intera nelle gambe, Romagnoli sta bene, c’è Jedvaj. Due uomini per iniziare la gara ed essere competitivi li troveremo». Alla luce delle parole dell’allenatore francese, quindi, sembra improbabile l’utilizzo di Benatia dal primo minuto, mentre, se Castan non dovesse farcela, sarebbe certa la presenza al centro di Romagnoli, che finora è stato utilizzato solamente da esterno.
Tra le ipotesi di Garcia c’è anche quella di arretrare in difesa Daniele De Rossi, soluzione che comporterebbe un effetto domino in ogni reparto. Il tecnico francese non ha chiuso le porte ad un cambio di modulo - il 4-2-3-1 è stato utilizzato per la prima volta proprio nella gara di andata - o, in alternativa, all’arretramento sulla linea dei centrocampisti di Alessandro Florenzi. «È un ruolo che sa fare, potrebbe toccare a lui oppure a Mazzitelli». Con De Rossi a centrocampo, invece, ai suoi fianchi giocherebbero Pjanic e Taddei. Pochi dubbi sul tridente offensivo: sarà composto da Totti, che al Catania ha segnato «solamente» quattro volte in carriera, Ljajic e Gervinho. Destro sarà disponibile dalla prossima.