04/06/2014 10:21
GASPORT (D. STOPPINI) - «Serve gente da Champions», diceva Rudi Garcia giusto 10 giorni fa. Detto, fatto: il primo acquisto della nuova Roma è il centrocampista Seydou Keita, 34 anni, uno che la Champions l’ha vinta due volte con il Barcellona, che in quella competizione ha messo insieme 54 presenze. Uno, in definitiva, a cui non servirà spiegare nel dettaglio cosa fare dopo la musichetta iniziale. Keita arriva a parametro zero, svincolato dopo gli ultimi sei mesi di Valencia in cui ha dimostrato di essere ancora un giocatore di buon livello. Il resto l’ha fatto una chiacchierata con Garcia, con il quale condivide l’agente Pascal Boisseau: nella voce del maliano il tecnico ha colto le motivazioni per dare il via libera all’operazione.
Dettagli L’ufficialità arriverà nei prossimi giorni, ma l’accordo è praticamente definito: un anno di contratto a un milione di euro più facili bonus, tali da convincere il giocatore a rifiutare l’offerta di rinnovo del Valencia e le avances del Liverpool, che lo aveva cercato già a gennaio. Smentita la possibilità che Keita faccia le visite mediche venerdì. Di più: il maliano ha già svolto alcuni esami fisici la scorsa settimana a Roma, il cui esito ha rassicurato gli uomini di Trigoria. Numericamente Keita arriva a rimpiazzare Taddei: di fatto — usando una metafora cestistica — sarà il sesto uomo per un avvio in Champions che Garcia dovrà affrontare con un De Rossi squalificato e uno Strootman ancora convalescente dopo l’intervento al ginocchio.
Cerci e Darmian Keita era l’occasione da cogliere. Ma il cuore del mercato della Roma è altro. È un’autostrada che porta dritta a Torino, perché è lì che il d.s. Sabatini vorrebbe fare la spesa: Cerci e Darmian, ecco i desiderata. Trattative complicate, ma allo stesso tempo giocatori con una caratteristica precisa: conoscono alla perfezione il campionato italiano. E per una squadra che ha già sbandierato pubblicamente l’obiettivo scudetto, questo è un requisito decisivo. Certo, la cessione già avvenuta di Immobile non facilita un’operazione che per la Roma sarebbe molto onerosa: difficile che la coppia venga valutata meno di 25 milioni di euro, cifra che potrebbe essere limata inserendo nell’affare Romagnoli. Di sicuro ad oggi Cerci va considerato in pole position rispetto a Iturbe. Sia per il profilo tecnico, sia perché l’asta che il Verona vuole scatenare non piace troppo a Trigoria. E poi non va trascurata la volontà di Cerci, che continua a mandare messaggi d’amore alla Roma.
Da Benatia a Jedvaj Magari soldi buoni nelle casse giallorosse potrebbero arrivare dalla cessione di Ljajic, nelle ultime ore nuovamente sondato da alcuni club spagnoli e tedeschi. Difficilmente da Jedvaj, vicino al prestito al Bayer Leverkusen. A meno che qualcuno non si decida a fare follie per Benatia, che resta in stand by. Il difensore è a Roma ma a Trigoria, dove ha lavorato per il tutto il giorno Sabatini, non si è visto. Con la società non c’è stato alcun contatto, non ne sono previsti neppure nelle prossime ore. La linea del club è chiara: Benatia sarà convocato per il ritiro, non è in vendita e l’offerta di rinnovo — quella giudicata «ridicola» dal difensore — di 1,9 milioni più bonus è ancora valida. Sensazioni? La partita è ancora aperta. Magari anche questo mercato, per dirla alla Sabatini, diventerà «pirotecnico»