16/06/2014 10:03
GASPORT (M. CECCHINI) - «Che cosa ci faccio qui?». Lo scrittore e viaggiatore inglese Bruce Chatwin se lo chiedeva con emozione quando si trovava in posti del mondo che non avrebbe mai pensato di vedere e vivere. Alzando lo sguardo sulle tribune di Manaus, probabilmente Matteo Darmian e Antonio Candreva devono aver pensato qualcosa di simile, perché vivere da protagonisti una sfida mondiale contro l’Inghilterra fino a poco tempo fa avrebbe avuto le stimmate dell’inimmaginabile. Invece è stato proprio sulla corsia calpestata da quei due, la destra, che l’Italia di Prandelli ha vinto la sua partita, perché da lì sono arrivati 8 cross in area - uno dei quali, artefice Candreva, è stato santificato in rete da Balotelli - e su quella fascia gli uomini di Hodgson sono stati costretti a spendere 8 falli. Insomma, dove un tempo correvano in coppia Claudio Gentile e Bruno Conti (1982) e poi ancora Gianluca Zambrotta e Mauro Camoranesi (2006) - che ieri era a Manaus -, adesso tocca a Darmian e Candreva farsi largo per cercare un finale «mondiale » e - come effetto collaterale - una vetrina di mercato.
Lui e Maldini «Se me l’avessero detto otto mesi fa che sarei arrivato a questo punto, mi sarei messo a ridere - dice Darmian - Sinceramente non ci pensavo. Poi è arrivata la convocazione e adesso voglio sfruttare al massimo questa opportunità. Mi auguravo un esordio così. Sono sceso in campo determinato, sapevo di avere la fiducia dei compagni e dell’ambiente. E poi gli sms giunti dall’Italia mi hanno caricato ». A questo punto, per uno cresciuto nel vivaio del Milan, non c’è da sorprendersi se si scomodino i primi paragoni con Paolo Maldini. «Ho avuto la fortuna di allenarmi spesso con lui e vi posso dire che è troppo presto, per me è un confronto troppo importante». L’umiltà però non gli impedisce di essere nei radar del mercato, con la Roma che già da tempo si è mossa per lui. «Il d.s. Sabatini d’altronde mi conosce bene - aveva detto pochi giorni fa lo stesso Darmian - anche perché suo fratello è stato mio allenatore nel Padova».
Francesca e le wags Nelle poche ore di libertà, però Matteo ha occhi solo per la fidanzata Francesca, appena arrivata, che è entrata nel gruppo delle donne azzurre per ora composto dalle lady (e miss) Cassano, Balotelli, Aquilani, Marchisio, Thiago Motta, Paletta e Cerci, curate dall’agenzia di viaggi Dreams Team di Andrea Mereghetti. Per loro cena insieme ai propri compagni, visto che da oggi si ricomincia il lavoro più serio. Candreva saluta Consumata la felicità di rito per la vittoria contro l’Inghilterra, anche Candreva sa che questa vetrina mondiale per lui sarà l’occasione per un importante passo avanti in carriera. «Vivere un Mondiale da protagonista è bellissimo. È chiaro che sin da quando si è bambini si sogna di giocare in un grande club per provare a vincere le competizioni più importanti. Qui in Brasile voglio fare bene anche perché mi piacerebbe andare in una squadra in cui poter giocare la Champions League. Spero di fare un grande campionato del mondo, poi si vedrà cosa accadrà». Impressioni? La corte di Psg, Napoli e Juve ha fatto breccia nel cuore di Antonio, anche se il presidente Lotito parte da una richiesta di 35 milioni. Come dire, per avere un divorzio a lieto fine per tutti bisognerà mettere mano al portafoglio