06/06/2014 10:47
LEGGO (F. BALZANI) - Eccolo Seydou Keita. Cappello da rapper, camicia nera e faccia seria, il maliano con passaporto francese è sbarcato alle 13,45 di ieri a Fiumicino e qualche ora dopo a Trigoria ha firmato il contratto da 1 milione di euro che lo legherà al club giallorosso per una stagione. «Ho voglia di vincere ancora - le sue prime parole giallorosse - Ho vinto 2 Champions e darò il mio contributo ma trovo un gruppo già forte con individualità fortissime come Totti e Gervinho».
Svincolato dal Valencia, l’ex-centrocampista del Barcellona prenderà il posto di Taddei (svincolato e vicino al Genoa) proprio per volere di Garcia che ha sempre stimato Keita (hanno lo stesso procuratore) tanto da citarlo nel suo libro. Per non parlare di Guardiola. «Tra le cose più meravigliose che ho vissuto da allenatore del Barça c’è quella di aver conosciuto un giocatore straordinario come Seydou», disse Pep. «Ringrazio Guardiola, ma mi ritengo un giocatore normale - commenta lui - Sono uno da collettivo che non rinuncia mai a battersi per i compagni».
Uomo d’ordine e dai piedi raffinati, Keita può giocare sia al posto di De Rossi, sia in quello di Strootman. Anche lui come Benatia e Gervinho a gennaio sarà impegnato in Coppa d’Africa col Mali. A breve dovrebbe arrivare anche il turco Uçan per il quale Sabatini ha trovato un accordo di massima col Fenerbahçe.
Ieri Keita a Trigoria ha avuto modi di incrociare tre ex-campioni: Aldair, Hagi e Voeller. Il rumeno sta trattando con Sabatini un giovane talento: suo figlio. Ianis Hagi, classe ’98, potrebbe entrare a far parte della Primavera giallorossa. Il tedesco volante (ds del Bayer Leverkusen) invece ha ingaggiato in prestito per due anni Jedvaj: «Ha un grande talento, cercheremo di farlo giocare di più».