15/06/2014 11:07
GASPORT (C. LAUDISA) - La partita italiana per Juan Iturbe si gioca ormai tra Juventus e Milan. La Roma appare sorpassata, nonostante abbia messo sul piatto 23 milioni di euro per il Verona. I giallorossi sono stati i primi a muoversi per il talento di origine paraguaiana, poi naturalizzato argentino. Il diesse giallorosso Walter Sabatini lo aveva adocchiato già ai tempi in cui lavorava a Palermo, anche se poi il ragazzo prese la strada del Porto. Ed è tornato alla carica già al mercato di gennaio. Il suo dialogo con i gialloblù prosegue peraltro anche per il jolly Romulo, l’altro gioiello di Mandorlini in uscita dal Verona.
Le mosse Questa settimana per il futuro di Iturbe ha proposto due accelerazioni ancor più importanti, per la determinazione degli acquirenti e per l’importanza dei club che rappresentano. Il Milan s’è detto disposto a spendere 25 milioni per quest’affare, ma prima vuole vedere gli sviluppi riguardanti le situazioni di Kakà e Robinho, i due brasiliani con le valigie in mano. In ogni caso l’a.d. rossonero Adriano Galliani ha il mandato di Silvio Berlusconi per agire anche in fretta. Ecco perché il dialogo con il Verona del presidente Setti è stato avviato a metà settimana con una importante telefonata di ricognizione. Saranno necessari dei faccia a faccia per approfondire il tema, anche per tenere a distanza la concorrenza. E non a caso l’a.d. bianconero Beppe Marotta e il d.s. Fabio Paratici giovedì scorso hanno avuto un meeting con Sean Sogliano, il d.s. gialloblù, in un noto albergo milanese non lontano dalla vecchia sede milanista. Il club campione d’Italia, si sa, è sulle tracce di Alexis Sanchez, ma il Barcellona sta tenendo alto il prezzo. Così la società juventina sta preparando una pista alternativa. Il dialogo con il Verona è stato subito positivo. Presto ci saranno degli aggiornamenti.
Le richieste La società veneta ha appena riscattato Iturbe dal Porto per 15 milioni di euro. È stato un successo se si considera che il club portoghese vantava una clausola addirittura di 50 milioni. In questa operazione c’era un fondo d’investimento vicino proprio al club del presidente Pinto da Costa. La mossa è servita a chiudere quella parentesi. Ora però Setti deve rientrare dell’investimento ed è il motivo per cui adesso chiede 30 milioni di euro per il suo talento. Al massimo può concedere un aiuto, inserendo nell’operazione delle contropartite tecniche. Resta, però, invalicabile il limite dei 25 milioni cash. Logico dedurre che adesso sarà importante individuare i giocatori giusti per avere il sì del Verona. Galliani e Marotta stanno riflettendo, vedremo quali proposte partoriranno.
Il bivio È un bivio importantissimo per il 21enne talento argentino, posto di fronte alla scelta tra società così blasonate. Agli occhi del giocatore è rilevante che la squadra di Conte affronti la prossima stagione con concrete ambizioni in Champions League, mentre per i rossoneri è all’orizzonte un anno di transizione senza impegni nelle coppe. Prima però va aggiudicato il match per il cartellino: di sicuro Iturbe non fa differenze. Piuttosto Juve e Milan devono fare in fretta perché in Spagna Real e Barcellona sono sempre molto attente. E se scendono in campo loro il prezzo rischia di salire a dismisura.