27/07/2014 11:57
CORSERA (G. PIACENTINI) - La frase più divertente gliel’ha detta un fotografo, dichiaratamente tifoso romanista, che lo è andato ad accogliere ieri mattina a Fiumicino. «A Davide, se c’era Lotito non si presentavano nemmeno i fotografi». La battuta ha fatto ridere tutti i presenti, compreso Davide Astori, neo acquisto giallorosso e al centro di un caso di mercato che da una parte ha aperto una crepa forse insanabile tra il presidente laziale e la tifoseria biancoceleste e dall’altra ha certificato l’attuale differenza di reputazione fra la Roma e Lazio. Il derby, insomma, in vista delle prossima stagione è già cominciato e, almeno secondo i commenti che si leggono sui social network, con l’arrivo di Astori - solo l’ultimo in ordine cronologico dopo quelli di Keita, Cole, Emanuelson, Uçan e Iturbe – quello d’estate se lo è aggiudicato la Roma. L’ormai ex difensore del Cagliari ieri si è sottoposto ad un vero e proprio tour de force: è sbarcato intorno alle 9.30 a Fiumicino, proveniente da Milano. Subito dopo è andato a sostenere le visite mediche (una parte, perché le aveva già effettuate a Cagliari) in una clinica privata dell’Eur prima di recarsi a Trigoria. Nel quartier generale romanista ha scambiato un veloce saluto col d.s. Walter Sabatini, l’uomo che in un’ora ha chiuso una trattativa che il suo omologo biancoceleste Igli Tare portava avanti da due mesi, prima di pranzare e ripartire, stavolta con destinazione Stati Uniti. Un volo per Denver, dove in nottata la formazione giallorossa ha affrontato nella prima giornata della Guinnes Cup il Manchester United, con scalo a Chicago, l’ultima tappa di un lungo pellegrinaggio alla fine del quale Astori ha finalmente incontrato l’oggetto del suo desiderio: la Roma di Rudi Garcia. «Ai tifosi – le sue prime parole da romanista con indosso la sciarpa giallorossa – posso promettere che sarà una stagione esaltante» .
È quello che si augura anche il tecnico francese, il cui buonumore in questi giorni è stato rovinato dal ritardo di Gervinho, che ha risolto i problemi personali in Costa d’Avorio ma non quelli col passaporto: oggi sarà a Trigoria per allenarsi ma prima di martedì non potrà volare negli States per raggiungere i suoi compagni, che stanno approfittando della tournée americana anche per confrontarsi con realtà diverse da quella calcistica. E se Daniele De Rossi si è «travestito» da giocatore dei Denver Broncos, Miralem Pjanic ha dato una lezione di calci piazzati con la palla ovale: da 20, 30, 40 e 50 yard ha piazzato sempre la palla in mezzo ai pali. I portieri del campionato italiano sono avvisati.