10/07/2014 13:30
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Fa il professionista, intanto. Si presenta ogni giorno a Trigoria per allenare i suoi possenti muscoli senza aspettare il giorno del raduno, parla con Garcia, i suoi collaboratori e attende notizie dai dirigenti. Dopo le «sparate» pubbliche, Benatia ha cambiato tattica, ma non idea. Anzi, a dirla tutta non vede l’ora di andarsene dalla Roma perché si sente tradito da un’offerta di rinnovo giudicata inaccettabile. Da tempo il suo agente è in parola con il Manchester City per un ingaggio da 4 milioni di euro netti, ma serve che gli inglesi trovino l’accordo con il club giallorosso: a Trigoria pretende non meno di 35-40 milioni.
Passano i giorni, i contatti continuano e si avvicina sempre più una data «scomoda»: il 21 la Roma parte per la tournée negli States. Benatia aveva pensato di disertarla, una clamorosa forzatura che rischiava di ingarbugliare ancor di più la situazione. Ma ora, confrontandosi in questi giorni con Garcia, ha promesso che se quel giorno non sarà stato ancora ceduto, salirà sull’aereo insieme ai compagni. Questo però non escluderebbe affatto il suo addio, anche se ricominciare a lavorare con i compagni a cui si è molto legato, sentirsi di nuovo dentro un gruppo che ha fame di vittoria potrebbe, chissà, fargli scattare qualcosa di nuovo nella testa. Intanto ci ha pensato De Sanctis a esprimere la delusione dei «senatori» per i suoi propositi di fuga. Il portiere non ha mai smesso di frequentare Trigoria per rimettersi in sesto e ,da portavoce dello spogliatoio, ha cercato di capire a fondo i motivi della scelta di Benatia. Senza risparmiargli qualche critica.
Ieri al Bernardini è spuntato anche Destro, un altro con tanta voglia di ripartire dopo la delusione del Mondiale mancato. Salvo affondi più decisi del Wolfsburg, sarà lui a dividersi il posto al centro dell’attacco con Totti nelle tre competizioni, anche se a Garcia non dispiacerebbe avere una terza opzione. Mentre il tecnico ieri ha riunito lo staff tecnico, medico e fisioterapisti per impostare il programma di lavoro (appuntamento per tutti martedì 15 alle 9.30), Sabatini è rientrato da Milano con qualche certezza in più. Dopo Keita, Uçan, Emanuelson e Cole, la Roma si avvicina a Carrasco: l’accordo con il Monaco è in dirittura d’arrivo per una cifra vicina ai 5 milioni di euro, magari con l’inserimento di qualche bonus. Il belga ha già detto sì a un contratto da 1.7 milioni netti a stagione.
Nei piani della società, arriverà insieme a un altro mancino. Detto del sondaggio fatto su Shaqiri del Bayern Monaco (costa 20 milioni e ne chiede quasi 3 netti di ingaggio), Sabatini tiene aperti altri tavoli e nelle ultime ora sta concentrando i suoi sforzi su Yarmolenko della Dinamo Kiev. In Ucraina parlano di un’offerta da 22 milioni di euro per l’esterno classe ’89. Essendo extracomunitario - come Douglas Costa altro obiettivo insieme all’olandese Lens - l’acquisto di Yarmolenko escluderebbe l’arrivo di Basa in difesa. Il trasferimento di Uçan, infatti, è stato depositato in Lega insieme a quello di Cole e del baby romeno Balanta.