04/07/2014 09:46
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - «Se un club è davvero interessato a un nostro giocatore deve parlarne con la società, non con gli agenti. Douglas Costa? Ho il sospetto che il ragazzo (che non si è ancora presentato in ritiro, ndc) sia stato influenzato dal suo procuratore. Non deve rovinare il suo avvenire. Lo aspetto al campo di allenamento. Anche se sono molto preoccupato per lui». Alle parole di ieri del tecnico Lucescu, dal ritiro austriaco dello Shakthar, chissà a quante persone a Trigoria saranno fischiate le orecchie. Sabatini (di ritorno da Milano) fa finta di nulla ma il riferimento alla Roma(«Le sono stati accostati 8 nostri calciatori, se vogliono ci chiamassero e facessero un’offerta ufficiale, anziché muoversi con i procuratori») non sembra un caso. E' noto infatti che il socio italiano dell’agente del brasiliano (Bertolucci) è da sempre un interlocutore privilegiato del d.s. giallorosso. L’assenza di Douglas Costa al ritiro fa rumore e lascia presumere che il calciatore abbia deciso di rompere con il club ucraino che al momento, però, sembra pronto a dar battaglia. Anche perché, nonostante le smentite, la Roma ha un accordo con il ragazzo ma prima o poi dovrà uscire allo scoperto con lo Shakthar.
BASA E CARRASCO IN ARRIVO L’arrivo (eventualmente) di Douglas Costa non influisce sulle strategie di questi giorni di Sabatini che rimane in pressing costante su Ferreira Carrasco. Per ora il ds sta lavorando come se avesse a disposizione esclusivamente i 30 milioni messi a disposizione dalla proprietà. E a breve, se non ci saranno colpi di scena, è prossimo a chiudere due trattative. La prima riguarda appunto quella per l’under 21 belga: dopo aver trovato l’intesa il suo agente (accordo pluriennale da 1,7 milioni più bonus) la Roma è pronta a stringere con il Monaco. La distanza caso è di 1,5 milioni. Simile il discorso per Basa. A Trigoria hanno proposto al montenegrino un contratto triennale da 1,5 milioni a stagione che il Lille non può e vuole pareggiare (anche perché deve rientrare al più presto di 12 milioni). La distanza nella valutazione del cartellino del difensore con il club transalpino è di un milione: due sono quelli offerti da Trigoria e tre quelli richiesti dai francesi.
BENATIA NON SI RASSEGNA Intanto quella tra Benatia e la Roma è diventata una corsa contro il tempo. Entrambe le parti vorrebbero risolvere la questione cessione prima dell’inizio del ritiro. Il calciatore perché considera chiusa la sua esperienza nella capitale (a meno che il club non gli corrisponda lo stipendio che ritiene congruo), la società perché vuol capire se potrà o meno avere a disposizione i soldi della cessione del difensore. Il problema è che questo braccio di ferro non interessa terze parti. E così il Manchester City – che ha da tempo trovato l’intesa con l’ex Udinese – dopo aver visto l’ennesimo tentativo (35 milioni o l’inserimento come alternativa del cartellino di Nastasic) rimandato al mittente, si sta muovendo per acquistare dal Porto il francese Mangala. Una mossa che potrebbe anche essere strategica ma che non ha fatto di certo piacere a Benatia. E la Roma? Non si scompone, aspettandol'offertairrinunciabile.