25/07/2014 10:17
IL MESSAGGERO (C. DAMATO) - La Roma comincia con una vittoria la tournèe americana. Al Fenway Park di Boston la squadra di Rudi Garcia ha battuto il Liverpool (1-0) grazie a un gol allo scadere sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il tocco decisivo è stato attribuito a Marco Borriello, che però a fine incontro ha ammesso di non essere certo della paternità della rete: «C'è stato un contrasto con Agger, non so se ho toccata o meno il pallone. L'importante è che la Roma abbia vinto. È un'amichevole, ma si sente già aria di Champions League». Soddisfatto, a fine gara, Rudi Garcia. «Nelle due squadre hanno giocato tanti giovani, è sempre un buon momento per vederli. Mi è piaciuto molto l'atteggiamento difensivo, quando non abbiamo le gambe dobbiamo usare la testa e anche i giovani lo hanno fatto. Abbiamo sofferto all'inizio della partita sotto il pressing del Liverpool ma era anche normale, ci siamo allenati la mattina e sapevamo che sarebbe stato difficile per i giocatori trovare il ritmo giusto. Nel secondo tempo è migliorata la squadra, abbiamo cambiato modulo gioco (dal 4-3-3 al 4-2-3-1, ndc) e siamo stati più equilibrati», ha spiegato Garcia che ha cambiato 9 giocatori tutti insieme. «Sono fuori Strootman e per questa partita anche De Rossi e Pjanic. Mi è piaciuto il centrocampo, perché quando gioca uno come Keita abbiamo un grande possesso palla e nel secondo tempo mi sono piaciuti Paredes e Uçan».
MEHDI E ITURBE PER 45’
E Benatia? «Era previsto per lui e Iturbe solo un tempo. Iturbe? Non dobbiamo aspettarci troppo da lui ora, dobbiamo lavorare tatticamente è uno che ha caratteristiche di grande livello e penso che il suo gioco può diventare con più possibilità. A lui piace andare in profondità e andare in contropiede e noi dobbiamo saper fare tutto. Iturbe lo abbiamo preso presto e abbiamo tempo per lavorare con lui».
UÇAN CRESCE
Nelle file della Roma è piaciuto Keita, ma anche Uçan ha confermato di avere i numeri per poter diventare un giocatore importante. La partita non è stata spettacolare, perché le due squadre hanno pensato soprattutto a verificare la tenuta dell’assetto tattico. Non ci sono state molte occasioni da entrambe le parti e i portieri sono quasi rimasti senza lavoro. L’ex Borini è uscito dal campo dopo una manciata di minuti per un infortunio alla spalla.