29/07/2014 09:44
IL TEMPO (D.DI SANTO) - Chiamatelo destino, cabala o semplice coincidenza. Ma quando dal sorteggio del calendario della serie A 2014-2015 è uscita la decima giornata sono tanti quelli che hanno avuto un brivido: Napoli-Roma si giocherà in 2 novembre, il giorno dei morti. Una data impossibile da non associare alla vicenda di Ciro Esposito, il tifoso partenopeo morto in ospedale in seguito ai colpi di pistola che lo hanno raggiunto prima della finale di Coppa Italia all’Olimpico con la Fiorentina. A sparare, secondo l’accusa, il tifoso giallorosso Daniele De Santis.
In realtà è escluso che le due squadre si affronteranno quel giorno. In calendario per il 4 e 5 novembre c’è la Champions League - la Roma è qualificata di diritto, il Napoli dovrà superare i preliminari - e la gara sarà certamente anticipata, probabilmente al primo novembre.
Incroci pericolosi - Il destino, si diceva. Il campionato si apre proprio con la Fiorentina che dopo la tragica notte del 3 maggio torna all’Olimpico per sfidare i giallorossi. Gli incroci post coppa Italia che preoccupano di più in fatto di ordine pubblico, però, sono quelli che riguardano le romane e il Napoli. La gara di ritorno, in casa dei giallorossi, si giocherà il 4 aprile 2015. La Lazio incontrerà i partenopei all’Olimpico solo all’ultima giornata in programma il 18 gennaio, ritorno il 31 maggio. In questo clima da resa dei conti e vendette incrociate va tenuta d’occhio anche le complessa geografia del tifo tra rivalità e alleanze. Napoli e Genoa sono legate da un solido gemellaggio: la Roma è attesa a Marassi il 14 dicembre prossimo, la Lazio il 21 settembre. Fiorentina e Napoli si affronteranno al Franchi il 9 novembre, al San Paolo il 12 aprile 2015. Il dedalo delle alleanze ultrà che legano i tifosi partenopei e la galassia di squadre locali del sud rende a rischio per i tifosi giallorossi la trasferta a Palermo del 18 gennaio.
I derby - La prima stracittadina in programma è quella della Lanterna alla quinta giornata con il Genoa che affronta in casa la Sampdoria. Il 23 novembre va in scena Milan-Inter e sette giorni più tardi allo Juventus Stadium i bianconeri ospitano il Torino. Desta meno preoccupazione il derby di Verona tra Hellas e Chievo (16ª giornata).
Caos Trasferte - L’azione di governo in fatto di sicurezza negli stadi è ferma agli incontri preliminari di giugno e inizio luglio. Sul tavolo del ministro dell’Interno Angelino Alfano il testo di un decreto che contiene provvedimenti repressivi - come i Daspo di gruppo e a vita - e preventivi, come il divieto di trasferta. Il campionato inizia il 31 agosto e il mondo del calcio aspetta segnali dal Viminale. Per fare un esempio, nella seconda giornata la Roma gioca a Empoli, una trasferta a due passi dalla Capitale che potenzialmente potrebbe attirare migliaia di tifosi giallorossi. Cosa accadrà? Al momento non è dato saperlo. Sul tavolo diverse ipotesi, dallo stop totale per due anni a tutte le trasferte delle tifoserie a quello ad hoc per club come Napoli e Roma.
Estate di lame e risse - Intanto la data del 2 novembre non è passata inosservata al tam tam via internet del tifo organizzato. La scia di violenza dopo la morte di Ciro Esposito si è trascinata per tutta l’estate. Segnalate risse tra ultrà sul litorale abruzzese, a Napoli due romani sono stati accoltellati. Gli inquirenti non escludono moventi slegati dal mondo del tifo. Ma in tutto ciò che riguarda il tifo organizzato spesso il concetto di giustizia è cosa diversa dai processi, dalle indagini e dalle sentenze.