23/07/2014 10:31
CORSERA (G. PIACENTINI) - La location è Boston, i protagonisti del «patto per lo scudetto» sono James Pallotta, Medhi Benatia e Rudi Garcia. A casa sua il presidente ha preso di petto la questione più spinosa dell’estate e nel ristorante di famiglia ha avuto un colloquio franco col difensore: «Resta alla Roma, accetta la proposta di rinnovo e vinciamo lo scudetto, poi il prossimo anno se ne riparla»; il senso del suo discorso. Benatia ha ascoltato, ha apprezzato e poi ha alzato il telefono per parlarne col suo agente.
La tentazione di andare via non è ancora del tutto svanita, ma la mancanza di offerte gioca in favore di una sua permanenza. Sullo sfondo, a godere della situazione, Rudi Garcia. «Per me - le sue parole - le cose sono chiare, è sotto contratto e in questa stagione sarà un giocatore della Roma. Mehdi è tranquillo, motivato e giocherà contro il Liverpool. Sono contento del mercato: avevamo bisogno di sistemare la rosa e lo abbiamo fatto, siamo viini al traguardo anche se un allenatore non dovrebbe mai dirlo fino all’ultimo. Iturbe non dobbiamo caricarlo di troppe responsabilità, Ljajic è un calciatore importante e io voglio che restino tutti». Garcia ha parlato poi degli obiettivi stagionali. «Il campionato è il nostro. Non cambio idea: voglio vincere, non avvertiremo la pressione. La Champions? Sarà un girone difficile con tre grandi squadre, ma vogliamo esserci ogni anno e per riuscirci dobbiamo concentrarci sul nostro primo obiettivo, che è il campionato».
Stanotte (ore 1.30 diretta tv su Roma Channel) l’amichevole col Liverpool: sarà la prima con la maglia da trasferta, bianca con una striscia giallorossa sul petto. Nei prossimi giorni dovrebbe raggiungere la squadra negli Stati Uniti anche Rafael Toloi, che Sabatini sta acquistando a titolo definitivo (3.5 milioni) dal Santos. A Balzaretti, le cui condizioni fisiche sono ancora un punto interrogativo, è stato offerto un prolungamento di un anno (con ingaggio spalmato) e la promessa di affidargli una squadra del settore giovanile nel caso sia costretto a smettere. Successe lo stesso con Montella, oggi uno dei migliori tecnici italiani.