18/07/2014 11:43
LEGGO (F. BALZANI) - «È l’occasione della mia vita. Mi sento all’altezza ». Non ha tatuaggi, né orecchini o creste. Lui è semplice Salih Uçan (si pronuncia ucian, spiega), 20 anni e un cognome che in turco significa: «colui che vola». Semplice nell’aspetto e nelle dichiarazioni: «Inizia una nuova vita. Ho un contratto di 2 anni e voglio dimostrare le mie qualità. Mi fido di me stesso».
A chi gli ricorda di non avere grande esperienza risponde col sorriso: «Ho giocato anche in Europa con il Fenerbahçe. Se avessi giocato di più, non sarei potuto arrivare qui». La trattativa è durata quasi un anno: «Il presidente del Fenerbahçe è rigido, mettersi d’accordo con lui non è stato semplice».
Uçan, che aspetta con trepidazione il derby («Ho vissuto quello col Galatasaray, so che emozioni può dare »), ha spiegato le sue doti: «Mi trovo bene sia a centrocampo che da trequartista. Mi piace giocare la palla in verticale». Perchè il numero 48? «È la sigla automobilistica di Marmaris, la mia città».