27/08/2014 09:36
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Ufficialmente la telenovela dell’estate si conclude alle 17.34 di ieri, quando sul sito del Bayern Monaco appare una nota che annuncia l’accordo raggiunto per il passaggio di Mehdi Benatia al club tedesco, non accennando però alle cifre dell'operazione. «Entrambe le società hanno deciso di non divulgare i termini del trasferimento» sottolinea il comunicato (si aggirano, bonus compresi, attorno ai trenta milioni: 26+4) che si chiude spiegando come il 27enne difensore marocchino «arriverà nei prossimi giorni (oggi, ndc) a Monaco di Baviera per sostenere le visite mediche e poi firmare un contratto di cinque anni». Nell’ambito dell’operazione, c’è anche un’amichevole che i due club disputeranno all’estero. Benatia (che ieri ha salutato compagni, staff tecnico e dipendenti ma non i dirigenti) guadagnerà 3 milioni più bonus a stagione.
IL PREDESTINATO - Cala dunque il sipario per un difensore e si rialza immediatamente per un altro. Si tratta di Konstantinos Manolas, 23enne, nazionale greco. L’erede di Benatia – ha scelto come numero di maglia il 44 - è sbarcato ieri mattina a Roma e si è diretto subito al Policlinico Gemelli dove ha svolto le visite mediche. E’ apparso sorridente, disponibile, felice dell’occasione che gli sta regalando il club giallorosso. Curioso siparietto all’interno della struttura ospedaliera: mentre era in attesa di sottoporsi agli esami di rito, in ogni spostamento il calciatore era seguito da due tifosi, intimiditi a tal punto da non chiedere nemmeno un autografo. Il difensore se ne è accorto ed è stato lui ad offrirsi ai due ragazzi increduli per una foto-ricordo. Manolas parla inglese ma è in possesso anche di uno spagnolo scolastico che gli permette di capire a grandi linee l’italiano e di esprimersi: «Sono qui per vincere e pronto a giocare anche sabato» le poche parole rilasciate. Costerà alla Roma 13 milioni più 2 di bonus (legati al raggiungimento da parte del calciatore di determinati obiettivi sportivi) e ha sottoscritto un’intesa quinquennale (1,5 milioni a stagione, compresi i bonus, di cui 1,2 di base). Arriva a Trigoria (dove, tra i primi a dargli il benvenuto, c’è stato Totti) con tre anni di ritardo. Sabatini infatti lo aveva monitorato già nel 2011 (l’anno di Luis Enrique) quando il ragazzo militava ancora nell’Aek Atene. Inizialmente sembrava essere una corsa a due con l’Everton (il prezzo all’epoca era 2,5 milioni), poi la Roma fece un passo indietro e l’Olympiacos in extremis beffò il club inglese.
NON FINISCE QUI - Chi pensa che il mercato giallorosso sia concluso si sbaglia. All’appello, infatti, manca ancora (almeno) un centrale difensivo. Quando arriverà, sarà dato il via libera a Romagnoli per passare in prestito alla Sampdoria. Come è noto da tempo, Garcia ha chiesto Basa. L’intesa con il montenegrino è stata trovata addirittura a maggio (accordo triennale da 1,5 milioni) e l’affare, considerando la volontà del calciatore e il contratto in scadenza nel 2015, sembrava essere (quasi) una formalità. A Trigoria, però, non avevano fatto i conti con il Lille che a luglio ha respinto la prima offerta della Roma (2 milioni) e nei giorni scorsi ha fatto altrettanto con la seconda (5 milioni, compresi i bonus). Nelle prossime ore, ennesimo tentativo al termine del quale se ne saprà di più (sul piatto anche il prolungamento con i francesi sino al 2017). Per cautelarsi nuovo contatto ieri tra Sabatini (al quale Basa era stato offerto già ai tempi del Palermo) e l’agente di Balanta (che il River Plate non ha convocato per la prossima gara di campionato). Trovare un’intesa con il club argentino non sarebbe difficile, arduo semmai è accontentare almeno altre tre componenti (fondi, agenti e genitori) che detengono percentuali del cartellino del colombiano. In Argentina i media riferiscono come il difensore sia molto vicino alla Sampdoria ma la richiesta di Romagnoli da parte del club doriano e l'interesse di Sabatini, lasciano presumere come sullo sfondo ci sia la supervisione della Roma. Rimane defilata la posizione di Chiriches: il fatto che il Tottenham abbia frenato per Musacchio, non agevola la partenza del romeno che nelle prime due gare di campionato è rimasto in tribuna, ufficialmente per un problema alla schiena. Dall’entourage del calciatore trapela come il club londinese abbia deciso di toglierlo dal mercato ma gli ottimi rapporti con Baldini lasciano aperto uno spiraglio fino al 1 settembre. Capitolo Destro, anche Galliani sembra arrendersi: «Non credo lo cedano, hanno venduto Benatia». Roma sicuramente in quarta fascia Champions dopo la qualificazione dello Zenit.