13/08/2014 09:35
IL MESSAGGERO (R. DIMITO) - Dalla voce trapela la soddisfazione, scandita dalla caratteristica cadenza napoletana. «Missione compiuta», dice Paolo Fiorentino, vicedirettore generale di Unicredit che l’altro giorno ha perfezionato la vendita, a UsaCo, newco probabilmente riconducibile a Starwood e alla As Roma Spv di James Pallotta & co, per 33 milioni, del 31% di Neep Roma, la holding che possiede il 78% della Roma calcio. Il club, che ha ufficializzato ieri l’operazione, è ora tutto di proprietà americana e, di conseguenza, è stato sciolto il patto fra Unicredit, As Roma Spv, UsaCo e Raptor, fondo del presidente della Roma. Al rientro dalle ferie Fiorentino, che ne è il presidente e altri quattro uomini di Unicredit, si dimetteranno da Neep. E ad ottobre, alla scadenza del consiglio della As Roma, usciranno i cinque consiglieri indicati dalla banca. Probabilmente gli americani semplificheranno la struttura societaria fondendo As Roma Spv e UsaCo in Neep, in modo che Starwood e Pallotta attraverso la nuova Neep, possano controllare più da vicino la squadra di Rudi Garcia e Francesco Totti.
I SEGRETI DEL NEGOZIATO «Abbiamo messo la società giallorossa in mani sicure» racconta Fiorentino al Messaggero che lo ha rintracciato in Grecia, dove il banchiere è in vacanza con la famiglia. E da dove comunque, negli ultimi giorni ha gestito, via telefono email, le ultime fasi della trattativa. Sta guidando, si ferma e cede il volante alla moglie. Unicredit si tira fuori dalla Roma dopo cinque anni di gestione: dal salvataggio della Italpetroli dei Sensi fino all’asta e alla scelta degli investitori americani prima guidati da Tom Di- Benedetto, poi da Pallotta. Un bel successo conseguito da Fiorentino, al quale Federico Ghizzoni ha affidato la delega del dossier, che è riuscito nel duplice delicato obiettivo: tenere in vita il club e far uscire la banca dal capitale trovando un compratore. «Abbiamo affidato la Roma a chi èmolto solido e ha grandi ambizioni », continua Fiorentino, tifoso del Napoli, «e potrà far rivivere momenti magici al club giallorosso. Noi siamo una banca che ha traghettato la società, facendogli superare momenti difficili. Acqua passata perché il futuro sarà ancora più roseo». Fiorentino ha trattato in prima persona con Zsolt Kohalmi, 41 anni,manager ungherese residente a Londra, da qualche anno plenipotenziario di Starwood per lo sviluppo in Europa che ha conosciuto tempo fa. Il fondo americano che ha conservato il brand negli hotel, vuole investire in Europa, cercava una banca di relazione, ha trovato Unicredit: insieme svilupperanno una collaborazione nel real estate e nelle attività vicine. Negli ultimi due mesi si sarebbe concretizzata la trattativa sulla Roma calcio mentre Starwood entrava nel capitale della cassaforte americana di Pallotta & c. I rapporti personali tra Fiorentino e Zsolt hanno favorito l’accordo. «Ci eravamo ripromessi di trovare un partner adeguato», conclude Fiorentino, «sul presupposto di garantire alla società giallorossa basi patrimoniali che potessero garantire traguardi sempre più ambiziosi, come è giusto per soddisfare i tifosi giallorossi, molti dei quali sono anche nostri clienti. Avevamo questo impegno, l’obiettivo che ci eravamo proposto l’abbiamo raggiunto. Ora Unicredit continuerà a seguire la Roma dall’esterno, il rapporto operativo con Starwood, destinato a crescere ancora, e con Pallotta ci terrà vicini alla squadra. Saremo orgogliosi di aver contribuito ai nuovi successi, sono sicuro che arriveranno».