29/08/2014 10:33
GASPORT (A. DI CARO) - Rilassato, abbronzato, Alberto Zaccheroni sorseggia un aperitivo e guarda il mare, verso oriente, ma il Giappone — che ha lasciato dopo l’esperienza mondiale — non c’entra. L’azzurro che ha davanti è quello dell’acqua che bagna la sua Cesenatico: «L’esperienza in Giappone è stata straordinaria, voto 10. Ma questo mare mi mancava. L’acqua dell’Oceano è più fredda di quella dell’Adriatico... ». E sicuramente meno agitata e malmostosa di quella del calcio Italiano… Dove Zac accetta di rituffarsi ospite di «Thank Gol it's Friday», la nuova trasmissione di Gazzetta. it oggi on line, per presentare il campionato ai nastri di partenza. Dalla Juve ancora favorita per il titolo all’Inter più compatta, dal Milan che deve registrare la difesa al Napoli che deve eliminare le amnesie, fino alle possibili sorprese Udinese, Cagliari e Sampdoria. Passando per le protagoniste del big match della prima giornata: Roma e Fiorentina.
La Roma quest’anno ha i fari puntati addosso. L’obiettivo è dichiarato: lo scudetto… «Sono curioso di scoprire come gestirà Garcia questa seconda stagione. Lo scorso anno è stato bravissimo. È chiamato a confermarsi e le pressioni e le aspettative sono altissime. E per quanto la Roma sia da scudetto, vincerlo non sarà affatto scontato ».
Gap con la Juve colmato? «Secondo me parte ancora davanti la Juve che ha terminato con molti punti di vantaggio e non si è certo indebolita. La Roma deve sperare che il cambio ConteAllegri non venga assimilato subito dai bianconeri e che perdano qualche punto per strada. Ma la Roma sul mercato ha fatto il massimo».
Strappando Iturbe proprio alla Juve… «Iturbe è un ottimo giocatore, lui e Gervinho sono due frecce. Le squadre avversarie dovranno stare attente a non concedere campo, possono essere micidiali».
La difesa però ha perso una colonna come Benatia «Ma Sabatini ha scelto il miglior sostituto che c’era a disposizione: Manolas. Diverso rispetto a Benatia, meno bravo a uscire palla al piede e a impostare, ma più difensivo. Al Mondiale mi ha impressionato per la corsa, andava sempre a riprendere tutti gli l’avversari, è velocissimo ».
Totti a 38 anni rimane il faro della squadra. «Quella di Totti è una favola meravigliosa. Deve ringraziare se stesso se a questa età è ancora così determinante, ma anche chi gli ha cambiato ruolo facendolo giocare centravanti: si è gestito meglio sprecando meno energie. E quelle che ha oggi gli consentono ancora di incidere con quelle 34 giocate solo sue».
E quella della Fiorentina nei piedi di chi sta? «Di tre uomini: Cuadrado, Rossi e Gomez. Purtroppo le condizioni di Rossi restano un punto interrogativo che rischia di essere determinante. Ma il vero valore aggiunto della Fiorentina è un altro».
Quale? «Il lavoro di Montella. Lo stimo molto. Si vede che si applica, che ha passione e vuole migliorarsi. Tra i volti nuovi è sicuramente l’allenatore più bravo e più interessante di tutti».