28/08/2014 09:54
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Se in campo dimostrerà la stessa bravura e personalità messa in mostra nella sala stampa di Trigoria allora potrebbe davvero avere ragione il Ceo Italo Zanzi quando dice: «La vicenda Benatia per noi è diventata un’opportunità». Kostas Manolas ha parlato per la prima volta da romanista ieri pomeriggio, seguito in tutto e per tutto dal suo amico Torosidis, seduto tra i giornalisti e pronto a riprendere, momento per momento, le parole ufficiali del compagno sia di club che di nazionale (ieri è arrivata la convocazione di Ranieri per entrambi): «Ho parlato con lui e con Dellas — racconta Manolas — e mi detto cose bellissime sul club e la città. Già avevo deciso di accettare l’offerta della Roma, dopo le loro parole mi sono convinto ancora di più».
Juve battuta Aveva così tanta voglia di indossare la maglia giallorossa, per la cronaca la numero 44 («volevo il 4 o il 24 che erano occupati, allora ho scelto questa»), che ha detto no alla Juventus: «C’era stata una trattativa, anche con l’Olympiacos, ma io volevo solo la Roma. E non perché qui ho la garanzia del posto fisso: io sono pronto, ma se sarò titolare lo deciderà soltanto Garcia». Il transfer non è ancora arrivato, ma la Roma confida di poterlo schierare già sabato sera contro la Fiorentina. Nel caso, nessuna paura: «Assolutamente — è la sua conferma —. Non sono pronto al 100%, sono pronto al 120%». Di se stesso Manolas dice: «Sono veloce, potente fisicamente per qualsiasi tipo di contrasto, sono bravo a leggere la difesa e l’attacco avversario. Fisicamente sto bene, ho fatto tutta la preparazione e non ho giocato le ultime amichevoli solo perché mi stavo preparando al trasferimento. I miei idoli? Karagounis, Dellas e Torosidis per il loro carattere, Thiago Silva nel mio ruolo». L’eredità che raccoglie è di quelle che potrebbero far tremare: Mehdi Benatia, nonostante il burrascoso addio, è stato uno dei protagonisti della scorsa stagione, Manolas lo sa ma non sembra preoccuparsene. «Vedevo tutte le partite della Roma, so quanto abbia fatto bene. Ma lui è il passato, io il presente. E sono qui per vincere lo scudetto, lo dico subito, e fare molto bene in Champions».
Il futuro Se il presente è certo, il futuro è tutto da scrivere. A dispetto dei 23 anni, Manolas, quinto giocatore greco della storia del club, non si nasconde dietro dichiarazioni di facciata e ammette: «La Roma è un club di livello internazionale, sono già a un punto della mia carriera. Se dopo qualche stagione in cui avrò dimostrato di essere all’altezza arrivasse un’offerta e la società fosse d’accordo andrei avanti con la mia carriera». Chiaro, onesto e diretto: quasi una rarità.