08/08/2014 10:28
CORSERA (A. BOCCI) - A 22 giorni dalle prime partite (sabato 30 agosto alle 18 si giocheranno Chievo-Juventus e Atalanta- Verona), il campionato è un enigma degno di Agatha Christie. Il mercato deve entrare nel vivo e può ribaltare le gerarchie, ma adesso la sensazione è che la Roma sia più vicina alla Juventus, che l’Inter sia più solida e convinta e la Lazio attrezzata per tornare in Europa. Non c’è una squadra già ben definita, però ciascuna delle protagoniste più attese ha una sua idea, soprattutto un uomo chiamato a marcare la differenza con la scorsa stagione. Quell’uomo, nella Juve regina, è il polpo Paul Pogba, francese, classe ’93, fisico, forza e tecnica da campionissimo. I bianconeri, reduci da tre scudetti consecutivi, danno l’impressione di essere più fragili perché hanno perso quell’assatanato di Conte. Ma Acciughina Allegri sa il fatto suo e il gruppo è più forte sugli esterni grazie agli acquisti di Evra e Romulo e più ricca di qualità in mezzo al campo con l’inserimento di Pereyra. Pogba, con Max, può essere l’uomo in più. E in quel caso il quarto scudetto di fila non sarebbe una chimera... La Roma è più forte e più completa, soprattutto grazie all’acquisto del paraguaiano naturalizzato argentino Juan Manuel Iturbe, classe ’93 come Pogba. In Italia, nessuno ha due ali come il sudamericano e Gervinho, capaci di sfruttare la profondità e aprire le difese avversarie, stile Ribéry e Robben al Bayern Monaco. Iturbe, sia chiaro, deve ancora integrarsi negli schemi di Garcia: abituato a giocare in contropiede nel Verona (8 gol in 33 partite), ora deve abituarsi a gestire il possesso palla e a muoversi negli spazi stretti e nelle aree affollate. Ma se i giallorossi riescono a difendere Benatia e non cadono nella tentazione di cedere Destro, il gap con i bianconeri è colmato.
Il Napoli desta qualche perplessità perché tra meno di due settimane dovrà affrontare il cruciale playoff per entrare nei gironi della Champions: facile dire che avrà bisogno del miglior Higuain, ma sulle qualità del Pipita Juventus Paul Pogba, 21 anni, francese (Ramella) Roma Juan Iturbe, 21 anni, argentino (Liverani) non ci sono dubbi. La differenza, in un senso o nell’altro, potrebbe farla il giovane portiere Rafael. Il brasiliano, classe ’90 e già nel mirino di Dunga per la Seleçao, è stato determinante con almeno tre parate decisive nell’amichevole contro il Barcellona, dimostrando di essersi ristabilito dal grave infortunio al ginocchio destro rimediato l’anno scorso. Ma per superare l’esame servono continuità e sangue freddo: far dimenticare Reina non sarà facile. L’Inter è più fisica ed equiliaggiunti Valori Napoli Rafael Cabral, 24 anni, brasiliano (Liverani) Inter Nemanja Vidic, 32 anni, serbo. Ha vestito le maglie di Spartak Subotica (2000- 01), Stella Rossa (2001-04), Spartak Mosca (2004- 06) e Manchester United (2006-12) (Reuters) brata rispetto alla scorsa stagione. Mazzarri confida nell’esplosione dei giovani Kovacic e Icardi, nei gol del solito Palacio e nell’inserimento più marcato di Hernanes, ma il leader che potrebbe trascinare la squadra oltre le brume dell’incertezza sta in difesa e ha esperienza da vendere: Nemanja Vidic, a dispetto dei suoi 32 anni, non è venuto a Milano per strappare l’ultimo contratto, ma ha ancora voglia di vincere.
Il Milan, reduce da un precampionato deludente negli Stati Uniti e in attesa dei rinforzi di Galliani, dipenderà dall’umore di Mario Balotelli, classe ’90, il bad boy che ha fatto precipitare la nazionale in Brasile. Ora, davanti all’ennesimo esame di maturità, troverà la forza per dimostrare di non essere solo un giocatore discreto, ma un campione vero? Galliani, prelevandolo dal City, disse: «Può diventare tra i 5 più forti del mondo». Oggi non è tra i primi 50. L’acquisto migliore della Fiorentina, quarta per due anni di fila, è Mario Gomez, classe ’85, arrivato l’anno scorso tra l’entusiasmo generale, annacquato poi da due gravi infortuni al ginocchio. Montella, il tedesco non lo ha quasi mai avuto (appena 3 gol in campionato e 1 in Europa League). Gomez e Rossi, dopo aver perso il Mondiale, covano un gran desiderio di riscatto. Andrea Della Valle sogna di vederli insieme a Cuadrado, in un tridente delle meraviglie. Ma questa è un’altra storia…