01/09/2014 11:02
LA REPUBBLICA (F. S. INTORCIA) - Nelle legioni di Antonio non c’è posto per il figlio adottivo di Cesare, anche se, a dirla tutta, anche Prandelli, dopo la disfatta di Natal, si pentì dei quattro anni spesi a rincorrere Balotelli. La nuova Italia di Conte non è la Nazionale di Mario: non c’è, nel gruppo che oggi a Coverciano, ore 10.30, apre il nuovo ciclo (il 4 l’Olanda in amichevole a Bari, il 9 la Norvegia a Oslo nelle qualificazioni europee).
L’orizzonte dell’ex milanista è solo rosso, per niente azzurro: ieri ha esordito nel Liverpool, un’ora da titolare nella vittoria (3-0) in casa del Tottenham, qualche errore sotto porta e un’insolita disponibilità verso i compagni, fino agli elogi di Brendan Rodgers. «Eccellente, ha capito subito l’etica di squadra, si è allenato bene lasciandosi alle spalle le chiacchiere sul suo conto — ha detto il tecnico dei Reds — . Avete potuto ammirare la sua fame, il suo lavoro, il suo pressing, la sua forza e la sua qualità». Mario ha cinguettato in inglese: «Grande vittoria! Fantastica esperienza giocare la mia prima partita con la maglia del Liverpool, un onore! I tifosi sono stati fantastici».
È strano pensare che sia lo stesso Balotelli scaricato da Buffon e De Rossi e ieri pure da Abate: «Mario deve ancora migliorare molto e responsabilizzarsi, come ha detto Inzaghi gli uomini vengono prima dei calciatori». Con lo stesso ritornello Conte ha spiegato a Raisport l’esclusione: «Non ho preclusioni, ma chi arriva qui deve meritarlo: non avrò pietà per nessuno. Meglio perderne uno o due che gli altri 25: il talento non basta a vincere le partite, se non sei Maradona o Messi. Voglio poche distrazioni prima delle gare, che si tratti di Twitter, di un gioco elettronico o di una risata in più».
A differenza di Marchisio (squalificato per la Norvegia, dopo il rosso con l’Uruguay, ma convocato), Balotelli, ha chiarito la Figc, avrebbe potuto regolarmente giocare anche a Oslo (i due gialli al Mondiale non contano). La scelta di Conte è stata libera ed emblematica. Tiene conto del minutaggio nullo (come per Cerci) in avvio di stagione, ma anche della frattura col resto del gruppo: servirà tempo per sanarla, e prima di provarci Conte vuole vedere se ne vale davvero la pena.
E c’è poi anche un segnale di autonomia del ct pagato per metà dalla Puma: come primo atto, esclude proprio il testimonial principale della casa tedesca. Che intanto ieri su Twitter per lanciare la sua nuova campagna ha pubblicato una foto di Balotelli, «attaccante della Nazionale Italiana » e «uomo copertina».