02/09/2014 09:22
IL TEMPO (E. MENGHI) - Balzaretti rompe il muro del silenzio che dura da dieci mesi, tanti ne sono passati dal primo fastidio agli adduttori che si è rivelato nel tempo una pubalgia infernale, e ordina una conferenza stampa per rispondere agli interrogativi sulle sue condizioni fisiche. E soprattutto interviene per annunciare che rinuncerà ai soldi finché non starà bene.
Un gesto nobile quello di Federico, che aveva riposto le sue speranze nella seconda operazione svolta a Monaco di Baviera oltre un mese fa, ma dopo aver riprovato a correre in Austria è tornato sul lettino della fisioterapia. Ormai non si contano sulle dita di una mano i tentativi di Balzaretti e l’idea di lasciare il calcio gli è balenata in testa nei momenti più bui. Ma dietro la decisione di spalmarsi l’ingaggio (1.2 milioni a stagione) c’è un’ipotesi di futuro in panchina. L’allenatore l’ha fatto già questa estate a Ibiza per i bambini e nel contratto con la Roma - quello da calciatore scade a giugno 2015 - è previsto un ruolo in società come tecnico-coordinatore dell’Academy giallorossa. L’arrivo di ben tre terzini sinistri è un segnale chiaro di quanto sia lontano il suo ritorno in campo. Finora non ha trovato risposte dai suoi viaggi in giro per il mondo: Roma, Bologna, Venezia, Parigi, Boston, New York e Monaco di Baviera sono le città in cui ha bussato per chiedere consulti medici. Oggi si farà accompagnare in voce dal responsabile sanitario Colautti per raccontare la sua storia in prima persona.
Balzaretti a parte, Garcia deve far fronte ai problemi fisici che hanno colpito la sua rosa ancor prima di iniziare il campionato. La sosta arriva nel momento giusto, ma non è sicuro che Castan recuperi in tempo per l’Empoli. La ricaduta dell’infortunio muscolare risale a due settimane fa, e ieri ha fatto differenziato in campo per la prima volta. Maicon ha saltato il debutto con la Roma perché ritenuto non in forma, ma ha risposto alla convocazione del Brasile ed è volato in Sudamerica per le amichevoli con Colombia ed Ecuador. È atteso nella capitale giovedì 11, due giorni prima della seconda giornata di A. Per Strootman l’attesa è lunga, il recupero che doveva essere di sei mesi si è esteso almeno a otto. Forse oggi si capirà il perché anche di questo ritardo.