27/09/2014 12:08
LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Il Verona sembra quasi una fastidiosa parentesi alla vigilia di una settimana che metterà sulla strada della Roma Manchester City e Juventus. Ma Garcia è il primo a sapere che è la prima, quella contro l’ex romanista Toni, la gara da temere maggiormente, con concentrazione e attenzione attirate già dagli eventi del prossimo futuro. «Per preparare al meglio gli incontri che vengono — avverte — bisogna dare tutto nel match che affrontiamo nel presente: normale pensare alla Champions, ma per me c’è solo il Verona, le altre non esistono». Anche perché contro il Verona il tecnico francese può toccare già quota 100 punti con la Roma: 85 lo scorso anno, 12 in questo, 97 in tutto. Il traguardo è lì a tre passi: lo centrasse, Garcia diventerebbe l’allenatore romanista che lo ha raggiunto più rapidamente, in appena 43 partite. Prima, molto prima di Spalletti (52 gare) e Capello (54), sin qui i più veloci a toccare cifra tonda. Ma batterebbe anche il record di Antonio Conte, a cui per raggiungere quota 100 punti con la Juventus sono bastate 44 gare alla guida dei bianconeri (le 38 del primo campionato più 6 all’inizio del secondo). In campo la Roma festeggerà il 38esimo compleanno di Totti con un messaggio d’auguri dei tifosi che scorrerà sui led dell’Olimpico. Il capitano però dovrebbe partire dalla panchina: il tecnico sceglierà tra il solito 4-3-3 e un 4-2-3-1 con il trio Florenzi, Ljajic e Gervinho a sostegno di Destro. Anche per gestire l’emergenza in difesa e a centrocampo in vista delle due gare della prossima settimana, quando mancheranno sicuramente Castan, Astori e De Rossi: «Daniele è fantastico — spiega Garcia — e spero torni presto, ma Keita ha nel dna il gioco collettivo e ha la giocata alle spalle dei difensori avversari che per loro può essere mortale. Ma può giocare anche Paredes, magari già con il Verona, potrebbe anche partire titolare ».