10/09/2014 09:47
IL TEMPO (S. PIERETTI) - Tre punti in cassaforte, pochi rischi e un’altra vittoria. L’Italia di Antonio Conte torna a vincere in Norvegia dopo 77 anni. Se non è un’impresa poco ci manca, almeno per le statistiche; la cifra tecnica dell’avversario è modesta, i norvegesi fanno un tiro in porta in novanta minuti, Buffon vive una serata da spettatore non pagante. Gli azzurri non brillano, segnano un gol per tempo, escono alla distanza ottenendo un successo prezioso.
L’Italia parte in punta di piedi, l’atteggiamento è propositivo, ma la circolazione di palla non sempre è precisa. La Norvegia cerca di pressare sui portatori di palla azzurri lasciando ampio spazio a Darmian e De Sciglio. I pericoli maggiori per la porta scandinava arrivano proprio dalle corsie esterne: in avvio De Rossi trova Darmian sulla linea di fondo, Zaza non arriva in tempo sul cross del terzino granata. Dall’altra parte Ranocchia chiude tempestivamente su King dopo un buon lavoro di Daehli.
La squadra di Conte continua a spingere sulle fasce, Darmian e Florenzi costruiscono un’altra opportunità propizia vanificata dall’intervento di Nordtveit che in area anticipa in extremis Zaza. Al 14’, sugli sviluppi di un corner calciato da Giaccherini, Florenzi calcia di prima intenzione senza impensierire Nyland. Gli azzurri faticano a ripartire, la manovra iniziale appare lenta, la Norvegia limita i danni grazie a una pressione molto alta, e a un atteggiamento tattico molto accorto che limita ogni spazio all’avversario.
In ogni modo l’Italia sblocca il risultato al 16’: lancio di Bonucci per De Sciglio che mette in mezzo, velo di Immobile, controllo e tiro di Zaza, palla in fondo alla rete grazie anche alla deviazione di Nordtveit. Al momento del tiro di Zaza, Immobile copre la visuale del portiere ed è in fuorigioco, l’arbitro non se ne avvede e convalida ugualmente. Norvegia zero, Italia uno.
La replica è immediata, i norvegesi sfiorano il pareggio tre minuti dopo con King che sorprende Bonucci e calcia con il sinistro sfiorando l’incrocio. Ora i padroni di casa alzano il baricentro guadagnando metri; gli azzurri - sui calci piazzati - soffrono la fisicità degli avversari: al 27’ Astori respinge un colpo di testa di Forren a pochi passi dalla porta di Buffon. Ma l’affanno dura poco: l’Italia riparte e sfiora il raddoppio con un velenoso destro dalla distanza di Giaccherini che Nyland respinge con qualche patema, sulla respinta l’azzurro non sfrutta l’opportunità di ribadire in rete sbagliando il primo controllo. La sfida a tratti è spigolosa: l’aminus pugnandi degli uomini di Conte viene sanzionato dal direttore di gara Mazic che ammonisce Florenzi.
Nella ripresa le squadre si ripresentano in campo con gli stessi effettivi. L’Italia continua a palesare alcune difficoltà nella circolazione di palla, gli appoggi sono talvolta imprecisi, i passaggi non sempre arrivano a destinazione. La Norvegia torna a guadagnare metri, i padroni di casa ora si accampano nella metà campo italiana senza tuttavia portare particolari pericoli alla porta di Buffon. L’Italia soffre, anche perché la due punte faticano a tener palla impedendo alla squadra di salire. Al 16’ Conte richiama in panchina Darmian per dare spazio a Pasqual, De Sciglio si sposta sulla corsia di destra lasciando la fascia mancina al fiorentino. La mossa del commissario tecnico è azzeccata, perché dopo pochi secondi proprio Pasqual confeziona un assist perfetto per Bonucci che di testa firma il raddoppio.
Il gol di Bonucci è un duro colpo per i norvegesi che accusano psicologicamente il doppio vantaggio della squadra di Conte. Ora l’Italia gioca sul velluto, ma il ct azzurro non è soddisfatto del gioco dei suoi che continuano a sbagliare troppo in fase di impostazione. Gli azzurri in ogni modo sfiorano il terzo gol con Zaza che colpisce la traversa con un gran sinistro dal limite. Poi l’attaccante del Sassuolo va ancora vicino al gol dopo un’azione ubriacante che manda per le terre Nordtveit, il pallonetto scavalca il portiere, ma Forren riesce ad allontanare la palla sulla linea.
Unica nota negativa l’infortunio di Immobile: uscito in barella nei minuti di recupero. Ma non è nulla di preoccupante: solo una contusione all’anca. Nelle altre gare del girone H la Croazia ha superato facilmente Malta, rimasta in dieci uomini alla mezz’ora: gol di Modric e Kramaric. Bene anche la Bulgaria che ha battuto 2-1 l’Azerbaijan, prossimo avversario degli azzurri.