Keita, la «coscienza» della Roma

29/09/2014 10:15

CORSERA (L. VALDISERRI) - Le parole più belle le ha dette Rodrigo Taddei, cioè il giocatore che ha dovuto fargli posto nella Roma: « è un grande campione, sono felice che stia facendo bene». Una doppia verità. Una perché Taddei ha ancora la Roma nel cuore, tanto che è andato a vedere recentemente una partita in e che ha scelto Perugia anche perché non troppo distante da quella che continua a essere la sua à. L’altra perché , maliano, 34 anni, è davvero un campione e lo ha dimostrato partita dopo partita sostituendo Daniele . La è nel Dna del centrocampista che Pep Guardiola chiamava «la coscienza del ». L’ha vinta due volte, nel 2009 e nel 2011, proprio con i blaugrana, raddoppiando poi la soddisfazione vincendo anche il Mondiale per club. Porta con sé l’esperienza di un vincente e, anche se la catena di infortuni a centrocampo ha costretto a chiedergli un superlavoro, non c’è dubbio che sarà il perno del reparto giallorosso sia a Manchester contro il , domani sera, sia allo Stadium domenica prossima. si fida ciecamente di , tanto da averlo utilizzato in tutte e sei le partite di questa stagione: 24 minuti contro la , 23 contro l’Empoli, 90 filati contro Cska Mosca, Cagliari, Parma e Verona. Nell’ultima gara all’Olimpico, contro il bunker di Mandorlini, ha toccato 132 palloni (134 e 131 ) ed effettuato 120 passaggi con il 91,7% di riuscita ( 115 e 93,9%; 114 e 90,4%).

, quando non ha rinnovato il contratto a Taddei, ha dato questa spiegazione: «Cercavamo un giocatore con maggiore esperienza di ». Averlo trovato a parametro zero è un merito in più. In poche partite i tifosi della Roma hanno capito perché i «colleghi» del Valencia, la squadra che aveva riportato nella Liga dopo la parentesi remunerativa in Cina, avevano cercato di toccare tutte le corde del sentimento per farlo rimanere. Ma a fare la differenza, a favore della Roma, è stata proprio la partecipazione dei giallorossi alla . La è il palcoscenico dei grandi attori e il teatro dove i biglietti vanno a ruba. Ecco perché il presidente giallorosso James Pallotta non vuole mancare alla prima trasferta della sua squadra. Se non cambierà programma all’ultimo momento sarà all’Etihad Stadium per seguire dal vivo la squadra. E poi, probabilmente, seguirà e compagni anche a Torino, per la partita contro la che, tanto più dopo i risultati dell’ultima giornata di campionato, sembra già uno spareggio scudetto. E’ vero, siamo solo alla fine di settembre, ma si sente già profumo di sfide decisive.