19/09/2014 10:46
GASPORT (F. LICARI) - Potrà mai Roma essere candidata di tornei e finali senza temere accoltellamenti e violenze? Se lo chiedono preoccupati anche all’Uefa. Incassata ieri la Champions 2016 a Milano, oggi l’Italia va all’assalto di Euro 2020: Roma è una delle 19 candidate per 12 sedi. A giudicare dai dossier, dalla divisione geografica dell’Europa – Roma è l’unica mediterranea –, e dai crediti per la beffa Polonia-Ucraina 2012, le possibilità sono alte. Ma i fatti di Roma-Cska, non isolati, rischiano di complicare il tutto.
Milano 2016 A Milano la finale di Champions del 28 maggio 2016, la nona in Italia, la quarta a Milano (dopo 1965, 1970, 2001). Anche Roma è stata sede 4 volte, Bari una. È stata proprio un’italiana, la Juve, una delle ultime ad aver vinto «in casa» (Roma 1996). E l’Inter l’ultima a vincere nella sua città (1965). Ultima finale italiana nel 2009 (Roma). L’Euroleague 2016 a Basilea (Svizzera), la Supercoppa a Trondheim (Norvegia). Ringraziando Abete, Milan e Inter, il presidente Tavecchio ha detto: «Un’ottima notizia per il calcio italiano che ha l’ambizione di tornare a recitare un ruolo da protagonista in Europa. Una straordinaria opportunità per Milano, in grado di prolungare i benefici attesi per l’Expo 2015».
Roma 2020? Stamattina a Ginevra il voto per l’Euro 2020. Londra e Monaco si giocano il pacchetto semifinali più finale: avrà la meglio Londra, Monaco dovrebbe essere sede di gruppo e garantirsi il 2024. A queste si aggiungeranno altre 11 città su 19 candidate: 6 saranno eliminate. Se fosse per i dossier, le peggiori sarebbero Minsk, Sofia, Skopje, Gerusalemme e Bilbao. Ma non basta. La scelta sarà anche politica e geografica. L’Uefa ha diviso l’Europa in zone geografiche, ognuna avrà un gruppo con 2 città. Oltre a ospitare 3 partite del gruppo, ogni città avrà un ottavo o un quarto (in totale, 4 partite). Le nazionali «ospitanti» giocheranno in casa almeno due partite. I problemi di Roma, nel giudizio dei dossier, sono l’accessibilità all’Olimpico e il «non chiarissimo supporto finanziario» alla candidatura. C’è chi sta peggio.
Tavecchio Non si può negare che il caso Tavecchio aleggi nei rapporti Figc-Uefa. Il pm ha chiuso le indagini ma non ancora formulato le conclusioni. Sarà la Disciplinare di Nyon a decidere eventuali sanzioni: la prossima riunione è il 16 ottobre (e non è detto che ne sarà fissata una in anticipo).
Multe e infortuni Altre decisioni: 1) in caso di infortuni alla testa e sospetta commozione cerebrale, l’arbitro può interrompere la partita fino a 3 minuti; 2) varato il nuovo codice di integrità contro scommesse e gare truccate; 3) distribuzione tra i club di Champions ed Europa League 2013-14 delle multe applicate con il fair play (circa 260mila euro a testa per i gruppi e 30mila per i preliminari); 4) passaporto biologico in Champions dal 2015.