Ljajic si gode il riscatto: «Non ascolto mai le critiche»

25/09/2014 09:44

IL TEMPO (E. MENGHI) - Roma in salsa slava al Tardini. e fanno la differenza in due punti cruciali della partita, garantendo i tre punti che tengono aperto il duello ai piani alti della classifica. Il serbo si riscatta dopo la prestazione sottotono di Empoli e i poco incisivi scampoli di gara tra e Cagliari, mostrando una piccola parte di un talento in cui a Trigoria credono fortemente. I fischi dell’Olimpico sono già un lontano ricordo, ma per trasformarli in applausi dovrà sudare e segnare ancora parecchio.

Parte del merito del gol al Parma va al suo capitano: «È facile giocare con perché vede ogni nostro movimento e dà sempre una palla giusta». ci ha messo del suo. gli ha dato il 200% di fiducia e lui ha ricambiato subito: «Ringrazio il mister per le belle parole. Mi alleno sempre al cento per cento e provo a dare il massimo. Ma non importa chi gioca, importa che la Roma vinca. Vogliamo fare bene su tre fronti e sappiamo di essere tutti utili: siamo tanti davanti e tutti forti, ma ci sarà posto per ognuno di noi. Questo è un gruppo incredibile, ecco perché facciamo grandi risultati e giochiamo bene».

Alle critiche non bada: «Parlano tanto di me, se vogliono possono continuare. Ognuno dice quello che pensa, io vado avanti per la mia strada». Con la voglia nascosta di far ricredere tutti. Dopo il gol lo sguardo è andato al cielo, le ginocchia sul campo e dall’altra parte c’era ad indicarlo, come a dirgli che era destino: «Te l’avevo detto, te l’avevo detto», la frase di Rudi diretta ad Adem.

La scena se l’è poi rubata , che all’88’ ha incantato tutti con una punizione gioiello: «Mire è un fenomeno - si complimenta - e in campo fa cose incredibili. Non è strano per noi vederlo fare queste cose. Questa è una vittoria importante, il campionato è lungo e la è la favorita, ma giochiamo partita per partita, poi vediamo».

Con piedi così prelibati è più facile sperare che la lotta stavolta la vinca la Roma: «Noi vogliamo dare fastidio alla , abbiamo forza collettiva e non molliamo mai. È sempre bello vincere», ha detto dopo la meraviglia da tre punti. Il bosniaco si è caricato di responsabilità dopo un consulto con : «Gli ho chiesto come calciava Cholevas, mi ha detto "ogni tanto fa gol", ma io me la sentivo. Alla fine è andata bene, è la mia specialità». Lo chiamano «Giotto» per un motivo.