18/09/2014 14:50
GASPORT (G.B. OLIVIERO) - Rispetto alla Roma è un Menez più maturo?
«Sì, la mia vita è cambiata: ho una figlia, sto aspettando il secondo e sono più sereno».
Per il suo carattere si trova meglio a Milano che a Roma?
«Roma è una città bellissima, ma poi sei tu che devi regolarti. Anche a Parigi se vuoi uscire e divertirti non fai mica fatica... Però io sono cambiato dentro».
Lei è stato il più giovane francese a firmare un contratto da professionista (a 16 anni), il più giovane a firmare una tripletta in Ligue 1 (a 17 anni). Ha vinto l’Europeo Under 17 insieme a Nasri, Benzema, Ben Arfa. Adesso è arrivato il momento di riannodare i fili con quegli esordi splendidi?
«Io sono ancora giovane, ho 27 anni e tanto da fare. Ho giocato con Monaco, Roma, Psg e adesso Milan: una buona carriera. Ma è il momento di fare il salto di qualità».
Cosa non funzionò con Montella e Blanc?
«Quello di Montella fu un periodo difficile per tutti. Prima del suo arrivo io giocavo, ma lui aveva idee diverse. A Parigi con Ancelotti ero titolare, poi Blanc mi mise fuori squadra. Dopo un’operazione tornai, giocai e segnai, ma non cambiò nulla. Accettai la sua scelta anche se era difficile. È stato un anno complicato, ma mi ha fatto crescere umanamente».