29/09/2014 09:37
IL MESSAGGERO (M. CAPUTI) - Non è una forzatura giornalistica, questa settimana sarà comunque decisiva per la stagione di Juventus e Roma. Le due gare in Champions e la sfida di domenica a Torino incideranno molto, anche se siamo solo all’inizio. Fare risultato a Madrid e Manchester darebbe una svolta agli equilibri dei rispettivi gironi e, soprattutto, inciderebbe sull’autostima delle nostre squadre. La Juventus ha bisogno di sentirsi forte anche in Europa. Per i bianconeri è riduttivo padroneggiare in Italia ed essere ridimensionati nel calcio che conta. Per la Roma la partita dell’Ethiad Stadium è come un esame di ammissione. La vittoria con il Cska è stato il miglior debutto possibile: per sapere se la dimensione della squadra di Garcia è però quella giusta, dovrà superare la prova di un calcio intenso e di qualità alla quale in Italia non si è abituati. Tornate dalle trasferte europee le due squadre si troveranno avversarie in un match che peserà più sul piano psicologico che per la classifica. Juventus e Roma giocano un loro campionato, troppo evidente la superiorità su tutte le altre, per questo il risultato di domenica avrà un significato importante. Allegri e Garcia non lo ammetteranno ma chi vince non prenderà solo tre punti, scalfirà l’autostima altrui e acquisirà maggiori certezze. Per la Roma, però, varrebbe molto anche un pareggio. L’anno scorso, infatti, la netta e pesante sconfitta fece da spartiacque e segnò la differenza decisiva tra le due. Indipendentemente dall’esito finale della sfida, Juventus e Roma sono e rimarranno il meglio che possa esprimere il nostro calcio, tenuto vivo ed elevato tecnicamente proprio da questa rivalità. Il resto delle squadre è ancora molto indietro come le riforme di cui tanto si parla. Pensare di realizzarle con i toni e le posizioni di questi ultimi giorni è difficile. Intanto si può partire dalla forma che, a volte, è anche sostanza.