Prove tecniche di scontro diretto

27/09/2014 11:08

IL TEMPO (G. GIUBILO) - Tutto il resto è noia, verrebbe voglia di pensare guardando al panorama della domenica calcistica, nobilitato soltanto, folclore però predominante sui valori tecnici e sulla classifica, dal derby di Genova, molto sentito sotto la Lanterna.

Ma nessun dubbio sul fatto che sia la vigilia a monopolizzare l’interesse del campionato, anche per i riflessi che potrà avere qualche giorno più tardi quando la ridotta, ma qualitativa, schiera del calcio italiano sarà chiamata al secondo appuntamento europeo, prima la Roma a Manchester con il , mercoledì la a Madrid con l’Atletico. Avranno di fronte, in entrambi i casi, i campioni nazionali in carica d’Inghilterra e Spagna. E domenica prossima si ritroveranno una di fronte all’altra allo Stadium.

Accingiamoci dunque a palpitare per un sabato particolare, il quinto tentativo da parte delle regine di scrollarsi di dosso la scomoda coinquilina, ma entrambe già contente di avere mantenuto il contatto. Al contrario del turno di metà settimana, quando la sola Roma era di fronte a un test impegnativo, stavolta il coefficiente di difficoltà sembra identico, per Allegri e per , che dunque non dovranno eccedere in confidenze riservando troppe attenzioni ai vicini impegni internazionali.

Si diceva come stavolta il calendario non favorisca la , perché l’Atalanta è formazione organizzata e tatticamente forgiata da uno stratega come Stefano Colantuono, ma può confortare Max Allegri la statistica, secondo la quale le trasferte juventine a Bergamo hanno quasi senpre prodotto esiti favorevoli. Spiegava ieri il tecnico nerazzurro, che per fede calcistica un favore alla Roma lo farebbe volentieri, come sia difficile programmarla, prima ancora che giocarla, una partita contro i campioni d’Italia. Se si sceglie, spiegava, di chiudersi in difesa, negli ultinmi metri gli attaccanti juventini trovano puntualmente il colpo vincente. Se provi ad aggredirli, il loro contropiede è letale. E dunque l’Atalanta dovrà giocare senza pensare troppo al potenziale dei rivali. Allegri darà fiato a Pereyra, Lichtsteiner e Llorente, tornaTevez, forse trova spazio Morata.

Prima che pensare alla sfida con la Roma, c’è di mezzo l’Europa, non sono ammesse distrazioni, monito che vale per entrambe le regine.