22/09/2014 09:50
GASPORT (A. PUGLIESE) - In un calcio spietato, che vive di business e milioni e dove tutto si consuma a colpi di banconote, c’è ancora spazio per emozionarsi per un gesto semplice come un abbraccio. Probabilmente, la cosa più bella della giornata calcistica di ieri, di certo una delle cartoline che Alessandro Florenzi porterà per sempre nel suo album dei ricordi. «Era una promessa e ogni promessa è debito».
Amore senza fine La promessa l’aveva fatta a nonna Aurora, ieri per la prima volta ad assistere dal vivo a una partita del nipote. «Aveva sbagliato un gol con la Norvegia, gli ho detto che la prossima volta sarei venuta allo stadio e ci avrei pensato io», le parole dette con il cuore ad Alessandro. Così quando Florenzi ha visto infilarsi il pallone del 2-0, non ci ha pensato un attimo. È uno switch, il cervello ti dice una cosa e la fai: corsa sfrenata verso la Monte Mario, balaustre scavalcate e via verso nonna Aurora, per abbracciarla e baciarla. Un’immagine che trasuda amore e istinto e che ha fatto il giro di web e tv. «Nonna ha una certa età (82 anni, ndr), non è stata bene e non mi era mai venuta a vedere — dice l’esterno — Sono molto felice, era una cosa che volevo condividere con tutto lo stadio». E pazienza se quella corsa gli è costata un’ammonizione e anche la futura multa, «a volte il valore di una persona va oltre quello dei soldi».
Cuore e istinto E se Alessandro (a fine gara con Pio ed Amedeo) in quella corsa ci ha messo il cuore, nonna Aurora ci ha trovato un pianto senza fine. Colmo di gioia, quella che anche lei si porterà dietro per sempre. «È stata una grande gioia, ho pianto perché anche mio marito Nisio (scomparso nel 2003, ndr) giocava a pallone e mi è tornato in mente. Non ero mai venuta allo stadio per problemi di salute. Quando ho lasciato Ostia per l’Olimpico, ho chiesto ad Alessandro di venirmi a salutare se avesse segnato. Ha mantenuto la promessa ». Questione di sentimenti. E valori. «Florenzi pagherà una multa ma ne sarà felice — dice Garcia — Il suo è stato un gesto bellissimo, istintivo, pieno di emozioni. Sono felice di vedere queste cose dai miei giocatori». Già, anche perché poi Alessandro («Dopo il 2-0 abbiamo gestito, una grande squadra fa anche questo») l’ha ripagato in campo con una prestazione doc. «Ha un atteggiamento incredibile: è sempre positivo e gioca per gli altri», continua Garcia, che molto probabilmente non ne farà a meno neanche mercoledì sera, in quel di Parma. Dove, tra l’altro, Florenzi segnò anche lo scorso anno, nel successo giallorosso per 3-1. «Anche senza Biabiany e Paletta sono pericolosi, cercheremo di vincere ancora. La Juve? È forte, ma anche noi non siamo da meno...». Chissà, magari per nonna Aurora ci sarà anche qualche emozione più forte. A cominciare dal matrimonio con Ilenia, l’altra metà di Alessandro.