Roma, ecco il segreto per vincere lo scudetto

07/09/2014 11:01

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Torodisis ha vinto più scudetti di , eppure è considerato il suo vice, la sua riserva, comunque il sottoposto; stacca di tre titoli e parliamo del terzo della Roma e del titolare; quando poi ti accorgi che Emanuelson in Italia ha alzato almeno un tricolore e zero, allora meglio lasciar perdere e guardare il futuro cercando di essere ottimisti. La Roma vuole vincere lo scudetto 2014/2015? Bene, vediamo chi conosce l’argomento tra tutti i calciatori in rosa, allenatore compreso.

Il 17 porta bene – Nella Roma, in totale, ci sono trentotto titoli sul tavolo, che arrivano da più parti d’Europa e non solo. Sono diciassette i calciatori che sanno come si vince un titolo nazionale. Un bel gruppo, guidato da un tecnico, , pure lui campione, non in Italia, ma pur sempre campione, Lille 2011. Ora nella Roma è alla guida di una rosa non certo di novizi. L’impresa dovrà passare per forza dall’esperienza di quei diciassette, ma anche dalla fame di chi è ancora a secco, vedi appunto , che ha un mondiale vinto nel medagliere ma un titolo a Roma, quello mai, o che ha calcato i campi del Lione proprio quando si era stancato di capeggiare la Ligue 1. Daniele pagherebbe di tasca sua per andare a festeggiare ad inizio estate dell’anno prossimo. «Caro Toro, spiegami un po’ come si fa?», così chiederà, incuriosito, al collega , il principe e collezionista di titoli. Proprio lui, il Toro, recordman giallorosso: sei scudetti vinti in Grecia. Sei, mica uno. Sì, in Grecia non in Inghilterra o in Spagna, ma guai a toccarli, lo feriremmo nell’orgoglio. Sei, uno in più del suo compagno/rivale di ruolo , che magari può vantarsi più per il loro valore (e pure qui magari qualcuno può discutere) che del numero: il brasiliano ne ha vinti uno con il Cruzeiro e quattro con l’Inter, tra Mancini (post Calciopoli) e Mourniho. Dal pozzo greco ha attinto ovviamente, sempre con la maglia dell’Olympiacos come , anche Holebas. Lui è arrivato dopo Toro e ne ha ottenuti “solo” quattro (come , tre in Romania e uno in Olanda con l’Ajax), mentre si è fermato a quota due, sempre con quella maglia bianca e rossa della greca.

Titoli veri o falsi – Andando avanti. Cole e sono quelli che gli scudetti possono mostrarli davvero orgogliosi, perché figli di campionati che invidiano, Premier e Liga: Ashley è a quota tre (due con l’ e uno con il Chelsea), così come Seydou (tutti e tre con il ). «Anche io ho vinto uno scudetto», sussurrerà . Sì come riserva nella di un decennio fa. Poca roba. E Borriello? Addirittura ne ha festeggiati due: il primo con il Milan nel 2003/2004, il secondo con la nel 2011/2012. Da protagonista? Fate voi. «Anche io ne ho vinto uno», la possibile rivendicazione di Balzaretti. Sì è vero, ma te lo hanno tolto i giudici, caro Federico, quindi non vale. Buono quello di Yanga-Mbiwa (Montpellier), quello di (Corinthians), addirittura quello di (Partizan) e per finire pure quello del ragazzino (Fenerbahce). Con un titolo vinto, svetta orgogliosa la coppia Gervinho (ieri suo il gol decisivo della Costa d’Avorio contro la Sierra Leone, 2-1) , perché ancora brilla quello scudetto con il piccolo Lille. Tornando a casa nostra, solo cinque possono fregiarsi di aver ottenuto un successo tricolore: , , , Borriello, e Emanuelson. Si dirà: vuoi mettere la vittoria, unica, di , per un romano e romanista vincere un titolo da capitano della Roma non ha prezzo, con quelle di o di Cole o di chiunque altro? Lo scudetto è sempre uno scudetto. Meglio chi ha esultato almeno una volta, piuttosto di chi oggi è ancora a secco. Eccoli, i nomi degli affamati, con la casella zero-scudetti: Astori, Balzaretti, , , , Nainngolan, , , , e Sanabria. In porta Skorupski. E’ caccia al titolo: si gioca in dodici.