Roma: una squadra per il presente, un’altra per il futuro

02/09/2014 10:05

CORSERA (G. PIACENTINI) - C’è la Roma di oggi, quella che ha voluto per vincere subito e i cui rappresentanti, da a , da a , passando per e Cole, sono calciatori di provata esperienza, anche in campo internazionale. C’è poi la classe di mezzo, quella composta da chi nella Capitale sta trovando (, Gervinho), ha già trovato (, , ) o troverà (, , , ) una dimensione da top player. E poi c’è una serie di giovanissimi che rappresenteranno il futuro a lungo termine.

«Abbiamo costruito la squadra per i prossimi 20 anni», ha detto il presidente James Pallotta il giorno del sorteggio di . Non esagerava, perché a scorrerli uno per uno - al netto della telenovela per Adrien Rabiot - c’è una squadra che già oggi potrebbe giocarsela con una decina di formazioni di serie A. Talenti che ha già in rosa o che la Roma ha deciso di mandare a giocare: della prima categoria fanno parte il Skorupski (classe ’91), il difensore Somma (’95) ma soprattutto (’94), (’94), Sanabria (’96, già convocato con la nazionale maggiore del Paraguay) e , 21 anni e fiore all’occhiello della campagna acquisti. I rappresentanti più in vista della seconda categoria, invece, sono Romagnoli e Jedvaj: il primo è andato ieri in prestito alla Sampdoria, dove troverà quella continuità che non ha mai avuto in giallorosso, il secondo è già protagonista al Bayer Leverkusen (è in prestito biennale), dove ha già giocato titolare nei preliminari di e in Bundesliga (un gol e un autogol nell’ultima gara di campionato).

Il quarto difensore romanista sarà Mapou Yanga-Mbiwa, francese di origini centrafricane, 25 anni, ex Montpellier e Newcastle, preso in prestito con opzione di riscatto. Ci sono poi Viviani e Pettinari (’92) che proveranno a portare in serie A il Latina per convincere a riportarli alla base. Un punto di riferimento per tutti è Federico Balzaretti, che oggi, in una conferenza stampa convocata ad hoc, spiegherà nel dettaglio, coadiuvato dal dottor Colautti, i problemi fisici che negli ultimi 10 mesi lo hanno tenuto lontano dal campo. Escluso un ritiro anticipato; probabile la spalmatura dello stipendio che aiuterà anche il monte ingaggi. Un bell’esempio.