19/09/2014 09:31
IL MESSAGGERO (R. DI VANNA) - «Non possiamo tollerare certe scene». Lo ha detto il segretario generale dell’Uefa Gianni Infantino, anticipando che «verrà aperta una procedura disciplinare sugli incidenti. Dall’inchiesta si capirà di chi sono le responsabilità, ma toccherà alla commissione disciplinare esprimersi sulle eventuali sanzioni». Intanto a Roma continua il lavoro degli inquirenti. I due tifosi russi portati davanti al giudice del tribunale monocratico di Piazzale Clodio sono già tornati a casa, nonostante siano stati arrestati mentre tentavano di entrare allo stadio con tre coltelli nello zaino e due torce nascoste nei pantaloni. Il magistrato, infatti, non ha accolto la sollecitazione del pm Andrea Iolis, che per Orekhov e Trushin Dimitry, entrambi ventenni, aveva richiesto il divieto di dimora a Roma. Per i due, comunque è scattato il Daspo: non potranno mettere più piede in uno stadio italiano per i prossimi cinque anni. Convalida anche per il tifoso giallorosso, fermato dalla Digos dopo l’esame di un filmato ripreso da una telecamera posizionata in zona Duca d’Aosta, in cui brandiva un’asta metallica. Anche lui è tornato in libertà. Altri due ultras del Cska sono stati invece condotti nel carcere di Rebibbia, dove attendono la convalida dell’arresto.