Assist di Pjanic, gol di Nainggolan: ancora decisivi

14/10/2014 10:55

GASPORT (D. STOPPINI) - Pallone a , scivolata di : no, non è un errore. Ancora Mire, controllo di petto, Banti fischia il fallo, urla all’arbitro «ma che dici!», il bosniaco si gira verso l’amico e gli fa segno con la testa che sì, era fallo. Zenica e Trigoria sono lontane 1.220 km, ma ieri all’ora di cena sembravano lo stesso teatro, una partitella di quelle diretta da in settimana.

Testa a testa Una sfida tirata, Bosnia-Belgio. In palio un pezzettino di Europeo, in campo i due gioielli della Roma e pure un fantasma dalle sembianze di Gianluca Rocchi, il signore delle polemiche, quello che Nicchi ha assolto e che Mire e invece...invece no. Però almeno, da assistente d’area, Rocchi ha fatto da ispiratore. Perché nella sua area si sono divertiti e . Il primo con un assist da sogno per l’amico , che da ieri lo ringrazierà non solo per il nome del piccolo — Edin, appunto —, ma anche per il pallone servito al 28’ del primo tempo, dalla linea di fondo, la testa alzata, uno sguardo rapido verso il centravanti e scarico perfetto per il vantaggio della Bosnia. Risate di Mire, rabbia per , che progetta la rivincita. Chissà cosa penserà davanti alla tv. Magari quello che la tifosa mel. su , riassumendo il sentimento giallorosso dentro e fuori Trigoria, ha così perfettamente spiegato: «Guardo BosniaBelgio con gli stessi occhi di una madre che guarda il figlio praticare sport estremi temendo infortuni». E magari pure con l’occhio soddisfatto di chi, al 6’ del secondo tempo, osserva lanciare sulla destra Alderweireld e andare a riprendersi il passaggio per il del pareggio, con il bosniaco Begovic invitato alla festa e Rocchi, sì ancora lui, spettatore nella sua area di un gol.

Ruoli diversi e si sono divertiti. Hanno corso tanto, questo è sicuro: 90’ tondi tondi per entrambi. Si sono incrociati diverse volte, quando il gioco s’è fatto duro ha vinto il duello a c o l p i (anche) di tackle, come al 19’, per andare a togliere dal piede di il tiro in porta con il . Ma Mire qualche magia da Mali Princ, da Piccolo Principe, l’ha comunque regalata, come il cucchiaio a scavalcare in dribbling il Courtois, con Kompany a salvare il Belgio. È finita 11, pareggio assoluto, anche se numeri alla mano il più brillante è stato : più palloni recuperati (6 contro 4), più precisione nei passaggi (91,9% contro 76,9%) e più pallloni serviti in assoluto (62 contro 39). C’è una ragione, va trovata nella posizione in campo dei due, stravolta rispetto alle abitudini di : centrale di centrocampo, lì dove nella Roma si muovono o . E spesso confinato all’ala destra, almeno fino a quando non decideva di ribellarsi andandosi a trovare lo spazio decisivo, come nell’assist. Hanno fatto i protagonisti. Pure fuori dal campo, con che nel pomeriggio aveva trovato il tempo di discutere via con un tifoso bianconero. Scorie di -Roma, anche a Zenica. Ma Rocchi stavolta ha fatto (solo) lo spettatore.