29/10/2014 09:02
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - A quattro giorni da NapoliRoma, le due città si ritrovano idealmente unite sui banchi di scuola. È successo ieri al liceo Dante Alighieri dove alcuni studenti hanno avuto la possibilità di vedere la prima puntata di «Gomorra » incontrando poi uno dei protagonisti, Salvatore Esposito (nella foto), cioè Genny Savastano, e Riccardo Tozzi, presidente e fondatore di Cattleya, la casa che ha prodotto per Sky la serie. Il calcio è rimasto sullo sfondo, nonostante dopo l’omicidio di Ciro Esposito la partita di sabato sia considerata da bollino rosso, mentre l’argomento criminalità è stato affrontato dagli studenti con partecipazione.
A SCAMPIA - I ragazzi hanno voluto sapere quanto ci fosse di vero e quanto di verosimile in Gomorra. Agli studenti è stato raccontato quanto sia stato difficile girare le scene a Scampia e nei luoghi del napoletano e quanto fosse importante, per volontà degli autori e dello stesso Saviano, dal cui romanzo è tratta la serie, non mitizzare nessuno dei protagonisti. «Non abbiamo rappresentato i personaggi come eroi, nessuno ha voglia di essere come loro quando guarda la serie, abbiamo rotto completamente l’identificazione con il male», ha spiegato Tozzi. L’incontro di ieri non resterà isolato: ce ne saranno altri, con attori diversi in vari istituti (per un totale di circa 800 ragazzi) nell’ambito del progetto «A mano disarmata», promosso da Sky e Associazione Stampa Romana. Per disarmare criminali travestiti da pseudo tifosi, magari, si può partire anche da qui.