Garcia, scatto per la vittoria

21/10/2014 09:01

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - L’Olimpico è sold out. Tutto esaurito. Il flash back riporta al 17 giugno 2001, all’ultima di campionato contro il Parma e la festa per il terzo scudetto. Stasera è solo la gara numero 3 delle 6 della fase a gironi di , ma quando l’ospite è il Bayern Monaco non bisogna stupirsi del ritorno al passato e quindi dell’affluenza di pubblico. La gente, comunque, non guarda indietro e si gode il presente. E’ la notte giusta per saperne di più sulla Roma. Che è seconda in campionato, a un punto dalla , giusto perché Rocchi l’ha massacrata nello scontro diretto del 5 ottobre a Torino, e che vive da seconda anche nel gruppo E, dove proprio il club bavarese la precede di due punti. «Il nostro obiettivo è ribaltare il pronostico iniziale che ci dava fuori quando c’è stato il sorteggio» chiarisce prima del faccia a faccia con Guardiola. «Può accadere di tutto: è il bello del calcio. Sono forti, ma non hanno già vinto». Il francese avverte il collega catalano. Il sorpasso fa parte del gioco. Anche perché i giallorossi, in questa stagione, hanno ottenuto l’en plein in casa: 5 successi in 5 gare.

NUOVA REALTÀ - Outsider o mina vagante: a Trigoria, i diretti interessati, descrivono così la propria squadra. Anche se dopo il pari di Manchester, la situazione è di fatto cambiata. Come il ruolo della Roma nel gruppo E. Il vantaggio di 3 punti sul vale più della posizione in classifica. E il tweet di è la sintesi della sua conferenza stampa: «Rispettiamo sempre i nostri avversari, ma non abbiamo paura di nessuno: abbiamo fame e voglia di fare una grande gara». Non sarà semplice comportarsi come al solito, spettacolo e gol, anche perché il Bayern, almeno in , è stato finora cinico e spietato: con 2 gol ha preso 6 punti. Due successi per 1 a 0 contro il a Monaco, rete di Boateng, e contro il Cska a Mosca, rigore di Mueller. E Neuer, sommando pure le ultime sei in Bundesliga, non subisce gol da 8 partite. Il gruppo di Guardiola, nonostante la stitichezza in coppa, semina reti in campionato: 21. I giallorossi, da questo punto di vista, non modificano le abitudini nelle due competizioni. Con il coinvolgimento dei sei attaccanti in rosa: (3 gol), Gervinho, , e (2). Alla fine la media realizzativa è però simile: 2,3 per il Bayern e 2,22 per la Roma.

ESAME D’ATTACCO - Il tridente di contro il muro di Guardiola. Il test vale anche per raggiungere quota 100 gol in . Ma il match dell’Olimpico offrirà per forza altro. Il ritorno del Pep, ex centrocampista giallorosso (per sei mesi) e prima di diventare allenatore dal palmares fantastico (14 titoli in 4 anni con il e subito 4  nel primo anno a Monaco), quello di , ex difensore romanista che per non merita nemmeno la citazione «perché io parlo solo dei miei calciatori», e anche quello di che, dopo 3 anni e mezzo, rigioca in . E vedremo davanti a la sfilata dei campioni del mondo in carica, da Lahm a Mueller, da Neuer a Goetze e Boateng.

TATTICA E PASSIONE - «Puntiamo a superare il turno: con un bel risultato contro il Bayern diventerebbe più vicino, pure se saremo solo alla metà di questo mini torneo che è la prima fase della » spiega . «Abbiamo tutto da guadagnare». Il francese carica il suo gruppo, al quale consiglia «entusiasmo e gioia: sono l’atteggiamento giusto per questa gara. Che è difficile per noi e speriamo lo diventi anche per loro». L’effetto Olimpico si sentirà. «Lo vedrò pienissimo, proprio per noi e per una sfida di alto livello. Poi ci sarà la verità del campo, avremo i nostri momenti e li sfrutteremo». Sta studiando da settimane i rivali, partite di questa stagione e pure della precedente, a cominciare dal trionfo del Real a Monaco: «Le ho analizzate perché anche un dettaglio può fare la differenza. Il nostro gioco non cambierà, ma useremo l’intelligenza. A volte c’è una strategia che mettiamo a punto, ma dobbiamo avere anche un piano B che può aiutare. Guardiola ha grandi campioni, ma anch’io ho la fortuna di allenare calciatori importanti e d’esperienza».