12/10/2014 10:42
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Ignoranti, per dirla alla Zaza e Immobile, gregari, per citare Chiellini e Bonucci. L’Italia operaia è tutto tranne bella, il principio della critica. Ma chi ne fa parte, apprezza. Specie i fidi di Conte, con cui hanno vinto in Italia e sperano di farlo con la maglia azzurra. «L’Italia è pronta a conquistare l’Europeo», questo è Pirlo, che sta poco a guardare il gioco, ma aspetta il futuro, al di là della scialba prestazione con l’Azerbaigian, in cui è stato ingabbiato da Dadasov e a Malta vivrà lo stesso destino con Schembri. «Questo aspetto del calcio, in genere, mi infastidisce molto», ammette Andrea, destinato a un ruolo sempre più part-time in azzurro, viste le alternative nel ruolo, De Rossi, Verratti e Marchisio.
C’ERA UNA VOLTA PRANDELLI - L’estetica di Prandelli è passata di moda, ora c’è il calcio verticale e aggressivo di Conte. «Al di là dei paragoni abbiamo voglia di lottare su ogni pallone. Il possesso era utile per rifiatare. Ora siamo una squadra più che una Nazionale». Così, Bonucci, che fa capire come si trovasse non benissimo con Prandelli, mentre si sente a suo agio con Conte. «Non c’è solo lo spirito Juve in questa Nazionale, c’è un modo di giocare che ha colpito tutti, c’è la mentalità del nuovo ct. Non va sottovalutato il fatto che, contro di noi, le squadre sono costrette a snaturarsi e questo vuole dire che l’Italia conta. Positivo anche il lavoro dei difensori, sempre pronti ad andare a far gol. Con gli azeri, poteva segnare Ranocchia, poi io e alla fine ne ha fatti due Chiellini». E il suo compare di reparto è in sintonia. «Mi piace quando sento definire questa nazionale “ignorante”. È un po’ il marchio che contraddistingue la mia carriera, i miei successi. Quanto alla Nazionale, c’è sempre da migliorare, vedi la difesa su palla inattiva. Dopo Godin, ci hanno segnato di nuovo da angolo», le parole di Chiellini. Chi di ignorante non ha nulla, è Giovinco. «Conte mi coinvolge a pieno».
IL TWEET DI ALBERTINI - Le critiche a Tavecchio arrivano sempre da ogni parte. Stavolta tocca al suo ex rivale Albertini. «Euro 2020 a Roma e Champions League a Milano? Meno male che c'era il presidente Abete», il tweet di Demetrio. Non si finisce mai. Ed ecco infine Lotito, che fa lo scudiero del presidente. «Tavecchio non è un rottamatore, ma un innovatore».